Imperial March - Star Wars - J. WIlliams
"Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana..."
Si, non me ne vergogno: sono una discepola della Forza!
Il 16 dicembre si presenta come una data epocale per l'uscita mondiale del settimo (VII) episodio della Saga di Star Wars: "Il risveglio della Forza".
Se qualcuno non sa di cosa stia parlando, è probabilmente vissuto su Alderaan o Tatooine tutta la vita, e senza televisione!
Guerre Stellari: il primo episodio (o dovrei chiamarlo Episodio IV), ha cambiato completamente la mia già maniacale percezione del cinema, trasformandola in un amore senza riserve.
Potrei dire che a 10 anni, età in cui sono stata segnata dalla Forza, si è suggestionabili e che certe cose all'epoca, non erano immaginabili neanche dalla mente più fervida.
Fatto sta che al termine del film, uscii da quel cinema in stato confusionale, con un'eccitazione ed un entusiasmo tali da non riuscire a smettere di parlarne per giorni.
Ancora oggi il primo episodio di Guerre Stellari è per me un vero e proprio feticcio.
Alcune cose che mi emozionarono allora, riescono tutt'ora a farmi provare le stesse sensazioni: il giovane Luke Skywalker che sogna il suo futuro osservando all'orizzonte il tramonto di due soli arroventati; la partita a scacchi con ologrammi a forma di mostriciattoli che si annientano sulla scacchiera; i droni parlanti, intelligenti e dotati di humor; un bar pieno di strani personaggi alieni ed un'orchestrina che suona un motivetto irresistibile; una base stellare immensa e minacciosa; la principessa guerriera dall'acconciatura improbabile, l'avventuriero ribelle e gigione, uno scimmione con le spalle da cestista ed il muso da bracco ed un maestro dai poteri meravigliosi...ah dimenticavo la spada laser retrattile (che ho desiderato per ann...no, cioè, che desidero ancora).
Il tutto corollato da una colonna sonora indimenticabile e fra le più belle mai scritte.
Pur avendo amato anche i due episodi successivi, il primo resta per me un'icona, un qualcosa di irraggiungibile nella sua perfezione.
Lo sviluppo della saga ha corrisposto alla mia crescita di ragazzina e dei suoi gusti per gli uomini. Ovviamente per una pre-adolescente è impossibile non innamorarsi perdutamente di Luke Skywalker del primo episodio: bello, dal viso innocente, grandi occhi chiari e ciuffo ribelle...Se allora siete rimaste indifferenti, probabilmente avete qualcosa che non va.
Però con "l'Impero Colpisce ancora", uscito nel 1980 (avevo 13 anni), le cose cambiarono.
Con lo sviluppo della storia e l'amore nascente tra la principessa Leila e Ian Solo, tutte le mie attenzioni si trasferirono sull'avventuriero sarcastico e spaccone, ritrovandomi a sognare Harrison Ford ed il suo personaggio per molto, molto tempo.
Il suo congelamento nella grafite, al termine del secondo episodio, fu per me motivo di grave lutto.
Con il terzo episodio, ormai signorina, riuscivo a godermi il film senza grosse interferenze ormonali, con un occhio critico alla storia d'amore ed all'azione, felice dell'inevitabile lieto fine.
Una sensazione però mi è rimasta, non so voi: che Luke Skywalker fosse un eroe infelice.
Ma George Lucas non poteva inventarsi la presenza di una donna "forzuta" con cui accoppiarlo?
Si, sono supereccitata per l'uscita del sequel, soprattutto perché torneranno i vecchi personaggi, rivedremo la principessa Leila, Chewbecca, Ian Solo, tutti un po' acciaccatelli (ovviamente sono passati 30 anni), e forse anche Luke Skywalker, di cui in questo lungo periodo, si sono perse (in tutti i sensi), le tracce.
Per quanto io abbia amato la prima trilogia, confesso di aver detestato i 3 film Prequel.
Proprio non sono riuscita a mandarli giù: una sceneggiatura sciatta, personaggi inverosimili e senza spessore, effetti speciali fini a se stessi, recitazione fiacca....insomma, no!
Se cedo a maratone televisive per i primi 3 episodi (IV, V, VI) con grande gusto, mi rifiuto di guardare i prequel.
Spero che il nuovo episodio ritorni alle atmosfere inquiete delle origini.
Magari ne parleremo ancora. Ed in voi, la Forza scorre potente?
Nel frattempo un Roesti gigante che andrebbe benissimo per Jabba the Hutt, ma anche per il vostro contorno di Natale, in accompagnamento ad un ottimo arrosto o, in maggior quantità, per la vostra amica vegetariana. Buonissimo!
Ricetta per uno stampo da 18 cm di diametro
800 g di patate
1 porro
20 g di burro
3 o 4 rametti di timo
1 rametto di rosmarino
un mazzetto di erba cipollina
1 uovo
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale
pepe nero macinato fresco
olio extravergine
Accendete il forno a 200°.
Pelate e grattugiate le patate con una grattugia fori larghi quindi mettete le patate grattugiata su un canovaccio pulito e avvolgetelo formando una palla. Strizzate forte in modo da eliminare maggior liquido possibile quindi tenete da parte.
Affettate finemente il porro e fatelo passire in una padella con olio extravergine a fuoco dolce, aggiungendo un po' d'acqua per non farlo colorire. Cuocete per c.ca 7 minuti e quando sarà morbido e quasi trasparente, aggiungete le foglioline di timo ed il rosmarino tritato finemente.
Lasciate raffreddare.
In una larga ciotola versate le patate, aggiungete il porro raffreddato, l'uovo, il parmigiano, il pepe macinato, il sale e l'erba cipollina tagliata con le forbici.
Mischiate prima con un cucchiaio, quindi usate le mani per fare in modo che l'intero composto sia ben omogeneo.
Imburrate una teglia a cerniera. Nel caso non l'aveste, imburrate e foderate di carta da forno una teglia normale, quindi versate con un cucchiaio il composto coprendo bene tutta la base e premendo leggermente con un cucchiaio (non dovete pressare le patate).
Mettete in forno e cuocete per c.ca 1 ora nella parte centrale.
Dopo questo periodo, togliete la teglia e cospargete fiocchetti di burro su tutta la superficie.
Rimettete in forno per altri 10/15 minuti, fino a che il roesti non abbia un bel colore dorato.
Servite caldo in accompagnamento al vostro piatto preferito.
Volendo si può congelare dopo averlo fatto raffreddare completamente. In questo caso, quando vorrete consumarlo, potrete toglierlo dal freezer e metterlo in forno a 180° ancora congelato per 15/20 minuti e sarà come appena fatto.
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