Roggia Cresmiero in crisi, le amministrazioni controllano?

Creato il 18 gennaio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Stavolta le foto del Cresmiero sono state postate su facebook da due residenti, amareggiati dalla triste condizione della roggia o colatore, che ha una lunghezza di sei km e scorre interamente nel territorio di Crema, sfociando nel Serio. Corso d’acqua color marrone in via Gerundo, dove il colatore, che secondo un’ipotesi sarebbe nato dalla palude del Moso, mostra le proprie pessime condizioni da un piccolo ponte. Quattro foto che gridano di dolore, pensando a quel che generalmente s’intende per H2O, incolore, inodore e insapore. Arrivando sul posto l’odore è disgustoso e il colore è scuro. Cristina Mandelli ha postato le foto e un suo collega Giovanni Siniscalchi riferisce di aver visto il povero colatore nero d’estate. A volte l’ondata anomala, per usare una metafora riguardante il colore, ricorda il caffé ma con la consistenza del petrolio. Ci sono controlli? Quando? Le guardie forestali sono state avvisate, nessuno però vede cambiamenti. In zona i depuratori sono in funzione, quindi non si tratta di reflui urbani, e le industrie sono sotto controllo.
Come e dove il Cresmiero ha perso la salute, oltretutto nella zona in cui l’Asl ha una sede distaccata? Un tempo l’acqua era pulita e vi si poteva pescare. Oggi questa frase rischia di provocare risate, oltre che preoccupazione. L’organizzazione di Salviamo il Paesaggio vuole scoprire che succede al malato liquido, spesso nauseabondo. L’ipotesi più nefasta è il Cresmiero sia deceduto, privo di pesci e di qualunque forma di vita, a causa di sversamenti di sostanze nocive: prove però non ce ne sono. Si parla di sfoltimento della burocrazia, nota Maria Grazia Bonfante, ma il pericolo è che gli organici non garantiscano la salvaguardia dei corsi d’acqua. Non resta allora che il volontariato di chi si reca nei Comuni, guarda la pianta topografico del reticolo idrico e poi risale lungo il corso per cercare la fonte del danno ambientale?
(www.telecolor.net)

Per il consigliere comunale Alvaro Dellera (di Sel) bisogna considerare l’effetto di ristagnamento delle acque causato dalla chiusa, che serve poi a far defluire le acque verso la zona delle turbine di una centralina idroelettrica. Con il ristagno, le piogge producono effetti negative, poiché la sporcizia si addensa proprio nella roggia vittima. Ma la manutenzione, quindi la pulizia del corso d’acqua si fa? No, ecco il timore. I consorzi di bonifica vengono fusi, di tre ne resta uno solo e i tagli alle spese avrebbero anche questa conseguenza. Dellera ritiene che la chiusa dovrebbe essere alzata di più nei perché l’acqua arriva al livello delle cantine. Inquinamento? Occorre verificare. Non c’è dubbio però che un corso d’acqua in salute è tutt’altra cosa. E anche il consigliere comunale manifesta preoccupazione e desiderio di verificare.

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