PC
TESTATO SU
PC
Genere: Gioco di Ruolo
Sviluppatore: Epixx.org
Produttore: Epixx.org
Distributore: Digital Delivery
Lingua: Inglese
Giocatori: 1
Data di uscita: 28/03/2014
Potenzialmente molto longevo Pochissima ottimizzazione
Molti contenuti Nessuna animazione
Prezzo molto ridotto Gameplay che lascia dubbi
Negli ultimi anni l’espansione del mercato dei giochi indipendenti ha portato sui nostri schermi un notevole numero di prodotti di nicchia che solo un decennio fa non avrebbero avuto la minima possibilità di essere pubblicati. Un genere che sicuramente ha trovato una nuova vita in questo espandersi di sviluppatori non affiliati a major è sicuramente quello dei roguelike, giochi fondamentalmente settoriali, dedicati ad un pubblico ben preciso di avventurieri pronti ad esplorare dungeon generati casualmente, dove ogni morte è sempre permanente. Lanciati sulla scia di Dwarf Fortress e The Binding Isaac, probabilmente i due più grandi successi del genere usciti negli ultimi anni, nuove risorse sono state investite per creare algoritmi in grado di creare sotterranei più credibili e allo stesso tempo più ostici possibili. In questa categoria rientra Rogue’s Tale, gioco che profuma di indie fin dalla prima schermata; vediamo assieme se il nuovo prodotto dei Epixx.org è in grado di dire la sua in un mercato tanto affollato, o se verrà seppellito dai suoi stessi problemi.
ONLY THE BRAVEPer descrivervi al meglio la nostra esperienza con Rogue’s Tale crediamo sia necessario fare una piccolo resoconto:
12:00 – Inizia la nostra prima partita a Rogue’s Tale;
12:02 – Prima morte, ci ha pensato una lumaca;
12:04 – Inizia la nostra seconda partita;
12:10 – Seconda morte, stavolta per mano di un mostro troppo potente;
12:12 – Terza partita;
12:15 – Morti a causa di un qualche veleno che non sappiamo come abbiamo preso.
E così via, fino alle ore 15, in cui chiudiamo il gioco per disperazione.
Lo ammettiamo, dopo aver perso notti con Dwarf Fortress, aver provato quasi ogni forma di amenità uscita negli ultimi due decenni, dopo aver concluso Dark Souls e quasi tutti i giochi più complicati, pensavamo di essere rodati e pronti a tutto… Evidentemente ci sbagliavamo e sopravvalutavamo le nostre capacità perché Rogue’s Tale è uno dei prodotti più frustranti e demotivanti che abbiamo mai incontrato nel nostro cammino. Un prodotto che lascia perplessi nella sua malvagità, si tratta di un gioco che non solo è brutto da vedere, cosa che poco ci interessa, ma che è proprio brutto da giocare, con un gameplay strutturato male e che lascia seri dubbi su quali possano essere i reali interessi dei creatori. Procediamo per ordine, lanciato il gioco avremo la possibilità di creare il nostro eroe aumentando quattro diverse caratteristiche e di personalizzarlo tramite un semplice editor dei personaggi che ci permetterà di modificare alcuni colori del nostro personaggio. L‘editor dei personaggi, sia nella parte estetica e sia in quelle delle statistiche, è minimal, ma la cosa può anche andare bene nel caso volessimo inanellare una partita dietro l’altra a ripetizione senza perdere tempo nelle fasi iniziali. Entrati nel primo dungeon e mentalmente pronti a morire, un simpatico cane guida ci istruirà nel complessissimo sistema di comandi. Inutile negarlo, Rogue’s Tale ha uno dei sistemi di controllo più complicati che si siano mai visti. Se movimento e attacco sono affidati a frecce e mouse, tutto il resto è affidato ad una lettera sulla tastiera, cosa di per sé abbastanza standard se non fosse che ogni azione è legata ad un tasto differente, cosa che porta – con le sue ben quindici variabili – ad occupare praticamente mezza tastiera per compiere gesti che oramai siamo abituati a fare con un massimo di cinque hotkey. Chiariamo un po’: per aprire l’inventario con l’intenzione di equipaggiare qualcosa si usa “E”, per aprire aprire l’inventario con l’intenzione di scaricare qualcosa si usa “D”, allo stesso modo c’è un tasto affidato ad ogni altra azione, tasti che dovrete ricordare a memoria dato che manca qualsiasi tipo di ottimizzazione nell’interfaccia, o quantomeno un memo permanente che renda minimamente accettabile la nostra sfida.
Ok, prendere confidenza con i controlli è leggermente complicato, ma magari esplorare i dungeon è divertentissimo. Magari… La storia dietro a Rogue’s Tale è abbastanza minima, dovremo esplorare la caverna per raggiungere la sala del Re e prendere il suo posto dopo averlo sconfitto. Della trama in un gioco del genere possiamo tranquillamente farne a meno, infatti proseguiamo convinti che il divertimento arriverà a breve. La regola base dei roguelike è la casualità, ambienti casuali, armi casuali, tutto generato in maniera casuale, i creatori di Rogue’s Tale però hanno preso questa regola un po’ troppo alla lettera visto che non c’è nessuno tipo di livellamento della difficoltà. Fin dai primi minuti di gioco potreste morire per un nemico troppo forte rispetto al vostro livello, o semplicemente perché il caso non vi ha mai fatto arrivare pozioni per curarvi. Il successo, o quantomeno la longevità, in un dungeon è più affidata alla casualità che alle effettive capacità dei giocatori, sopravvivere agli scontri strutturati a turni dipenderà quasi esclusivamente dal fatto di aver fortuna nelle fasi iniziali ed ottenere un equipaggiamento degno, e di non morire in una qualunque delle migliaia di trappole invisibili. Il campo visivo del nostro eroe è estremamente limitato ed ogni nostro passo potrebbe far scattare spuntoni o altri strumenti di morte, l’unica possibilità sarebbe quella di controllare con l’apposito tasto ogni casella prima di fare il movimento, cosa che fin dalla descrizione appare tediante. Il sistema di combattimento a turni non lascia grandissime possibilità al giocatore, avremo le nostre armi ed alcune abilità da usare, ma i nemici fanno quasi sempre danni e se il caso non ci premia con pozioni curative la morte arriverà abbastanza in fretta. Manca inoltre un qualunque sistema che faccia chiarezza sul sistema di potenziamento del nostro eroe, ogni tanto saliremo di livello e potremmo investire nuovi punti in statistiche, su quali orientarci però non abbiamo nessuna indicazione visto che non sappiamo cosa aumentano i punti. Graficamente il gioco è indie all’ennesima potenza, cosa che non ci disturba più di tanto, anche se la totale assenza di animazioni potrebbe essere un po’ dura da digerire al giorno d’oggi per gran parte del pubblico.
Complessivamente Rogue’s Tale offre una esperienza definibile come tediante, in cui si muore a caso e tutto è affidato assolutamente al caso, senza nessun vicolo che permette al gioco di offrire una sfida ragionata. Resta evidente il tentativo di Epixx.org di voler sviluppare un gioco il più divertente possibile, inserendo obiettivi da raggiungere, build varie, skill da sbloccare e tanto altro, aggiornando costantemente il loro prodotto, sta di fatto che allo stato attuale Rogue’s Tale è ancora troppo grezzo per poterlo consigliare tranquillamente. Non è un problema di difficoltà, cosa che nei giochi adoriamo, quando ti impotenza di fronte alla sfida offerta: le morti continue e fondamentalmente casuali non sono divertenti, anzi non fanno altro che invogliare a cambiare gioco il prima possibile. Probabilmente, tra un anno il codice sarà stato ulteriormente affinato e questo gioco sarà uno dei roguelike più in vista, al momento però l’esperienza che offre non è minimamente paragonabile a quella proposta dalla agguerritissima concorrenza.
IN CONCLUSIONERogue's Tale è un gioco che ci ha provati, trattandosi di un prodotto ostico tanto nel gameplay quanto nella struttura. Se siete grandissimi puristi del genere, di quelli più è complicato giocarci e meglio è, allora dategli una possibilità perché potreste divertirvi e trovare nel prodotto Epixx quello fa per voi. Al contrario, se non siete così appassionati allora sono veramente pochi i motivi per cui dovreste avvicinarvi a questo gioco. ZVOTO 5