Magazine Cinema

Roland Emmerich: Anonymous, Tutti i Segreti di Shakespeare

Da Dietrolequinte @DlqMagazine
Roland Emmerich: Anonymous, Tutti i Segreti di Shakespeare

«[...] Non un solo manoscritto, di nessun genere, è mai stato trovato che fosse scritto di suo pugno da Shakespeare. In quattrocento anni neanche un documento! [...]». Con queste parole, declamate su un palco, davanti ad una platea attenta e silenziosa, da Derek Jacobi, prende le mosse il film di Roland Emmerich Anonymous. L’obiettivo della storia che stiamo per vedere è quello di rispondere ad una semplice domanda: chi era William Shakespeare? Immediatamente, con uno di quei miracoli che solo il cinema può regalare, ci ritroviamo catapultati nella caotica Londra del XVI secolo per una complessa ed appassionante storia in costume che mette in scena una delle molte tesi sull’identità del grande drammaturgo inglese. Nella cupa, ma ricca di attrattive, Inghilterra cinquecentesca di Elisabetta I tra i tanti passatempi della gente comune c’è il teatro, considerato però disdicevole dai benpensanti puritani dell’epoca. Ecco il motivo per cui il geniale autore Edward de Vere, duca di Oxford, è costretto a pagare un commediografo che, con lo pseudonimo, da lui inventato, di Shakespeare, si assuma la paternità delle sue opere, affinché possano finalmente essere rappresentate. Il tema dibattuto dalla pellicola, cioè i dubbi sulla vera paternità dei capolavori del Bardo, non è certo tra i più noti; Anonymous si inserisce invece in uno dei filoni più longevi ed affollati della settima arte, quello che mescola biografia e storia, proponendole però con un “fanta” davanti che fa tutta la differenza di questo mondo! Se da una parte, si ricostruisce un periodo storico tra i più attraenti ed interessanti, l’Inghilterra elisabettiana del XVI secolo, con accuratezza e fedeltà, dall’altra, però, non si bada tanto per il sottile nell’inserire eventi e personaggi che sono del tutto privi di veridicità storica, finendo così per inscenare una sorta di dramma shakespeariano altro.

una immagine di Rhys Ifans 620x411 su Roland Emmerich: Anonymous, Tutti i Segreti di Shakespeare

Non si può certo negare che Emmerich non abbia pensato in grande quando ha girato la pellicola; con Anonymous se è vero che si concentra sulle vite di piccoli uomini, la bassa plebe che si aggira nei vicoli di una fumosa e sporca Londra, magnificamente ricostruita e resa viva dalla computer grafica, è altrettanto vero però che ci mostra l’influenza che le figure “monstre” dell’epoca (ad esempio, pensate a Elisabetta I o al suo potentissimo consigliere di corte, William Cecil) ebbero sulla storia della letteratura. Dove forse manca un po’ il cineasta di Independence Day e 2012 è nei dialoghi che, in alcuni passaggi, conferiscono una certa pesantezza al film, aggrovigliando ulteriormente una trama che richiede i suoi tempi per dispiegarsi intellegibilmente, non agevolata dai repentini ed improvvisi salti temporali che spiazzano un po’ lo spettatore non perfettamente concentrato. Quel che però traspare tra le righe è la ricerca del regista di trovare l’essenza vera di quello spirito immenso che fu Shakespeare, un personaggio tra i più venerati della storia anglosassone, cui tanto devono il teatro ed il cinema, ma che resta forse una chimera, una icona immortale.

una immagine di David Thewlis e Joely Richardson 620x411 su Roland Emmerich: Anonymous, Tutti i Segreti di Shakespeare

Anonymous guarda a Shakespeare come si guarda a qualcosa di tanto grande da non riuscire a coglierlo pienamente. Pur tra luci ed ombre, l’opera resta intrigante e piena di attese che il colpo di scena finale solo in parte disvela; certo vorrebbe essere anche un omaggio all’uomo Shakespeare, oltre che al suo incommensurabile genio, il quale traspare nelle ricostruzioni (davvero suggestive) dei suoi capolavori nell’affollato Globe, ma forse in questo non raggiunge appieno il suo scopo. Al vostro cronista comunque, da appassionato del periodo storico raccontato, questo lungometraggio non è affatto dispiaciuto!

una immagine di Anonymous 2011 di Roland Emmerich 620x918 su Roland Emmerich: Anonymous, Tutti i Segreti di Shakespeare


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :