É iniziato ieri sera, al Los Angeles Staples Center, il nuovo tour dei mitici Rolling Stones, i grandi della musica rock che un tempo vantavano di biglietti sold-out a pochi minuti dall'apertura delle prevendite e, per questo, dovevano aggiungere nuove date ai loro concerti.
Purtroppo la crisi economica non guarda in faccia nessuno, neanche se sei Mick Jagger e sei una delle leggende viventi nel campo della musica. Per questo, tantissimi dei biglietti per il tour 2013, il cui prezzo si aggira intorno ai 600 dollari (seicento, esatto), sono rimasti invenduti la scorsa notte, e quella che doveva essere la prima grande data, si è rivelata una delusione per il gruppo stesso.
A lamentarsi non sono solo i fan, ma anche i giornalisti che lavorano per grandi riviste di settore musicale, come Gary Bongiovanni redattore capo di Pollstar, che commenta: “Stavolta non ho intenzione di saltare la rata del mutuo per andarli a vedere. 600 dollari sono troppi. Aspetterò gli sconti dell'ultimo minuto”.
Questo non perchè i fan non li amano più- come non impazzire per “le pietre rotolanti” (traduzione italiana del nome della band, ndr) che cantano di “cavalli selvaggi” (traduzione italiana della canzone Wild Horses, del 1971, ndr)- ma per l'elevato, per non dire esagerato, prezzo da pagare per poter assistere ad una delle date.
Le restanti 16 tappe che la band ha in programma per festeggiare i 50 anni di carriera musicale, non può rivelarsi un flop, quindi a mali estremi, estremi rimedi. Anche perchè le uniche date che sembrano in via di esaurimento, al momento solo quelle a Glastonbury e a Londra, nel Regno Unito.
Quale migliore soluzione, allora, se non la più classica? Via ai ribassi, come comunicato dal gruppo sulla pagina ufficiale del sito, in cui si legge che, in settimana, verranno distribuiti altri biglietti da 85 dollari, gli unici che sono andati a ruba.
StubHub, il sito specializzato nella vendita dei biglietti targato Ebay, infatti, ha fatto sapere che, 24 ore prima del concerto, aveva ancora disponibili 500 posti. É necessario quindi un un dietro front obbligato per tutti quei siti che offrono la vendita: Good Seat e Epic Nation, ad esempio, hanno deciso che i prezzi dei biglietti subiranno rispettivamente un 40% e 10% di sconto.