Roma, 14 novembre: passo avanti del nuovo proletariato verso l’auto-organizzazione e la presa di coscienza collettiva del proprio stato

Creato il 17 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Roma 14 novembre eccezionale mobilitazione di decine di migliaia di studenti precari lavoratori pubblici e privati contro il governo Monti e le politiche affamatrici del capitale internazionale. Bloccata la città per tutto il giorno.

NON E’ CHE L’INIZIO La polizia interviene con brutalità cercando di disperdere un corteo di migliaia di persone, usando una violenza inaudita contro giovani inermi. Nonostante la censura di tutti gli organi di stampa senza eccezione abbiamo

assistito ad una mobilitazione di massa con pochi precedenti. Il nuovo proletariato oggi ha compiuto un importante passo in avanti verso l’autorganizzazione e la presa di coscienza collettiva del proprio stato.
Nonostante le burocrazie politiche, sindacali e la cecità politica e culturale dei gruppi e dei sindacati extraconfederali oggi si è riusciti ad estendere la mobilitazione oltre le quattro ore e a liberare per l’intera giornata intere aree della città di Roma e di altre città italiane. Siamo solo all’inizio.

LIBERTA’ per i compagni arrestati il 14 novembre. Le mobilitazioni devono continuare fino al raggiungimento degli obiettivi minimi. Senza tregua. I poliziotti e i carabinieri responsabili dei violenti pestaggi del 14 novembre NON dovranno restare IMPUNITI. Cercavano il morto come a Genova nel 2001. Abbiamo visto con i nostri occhi la cieca e brutale violenza dei poliziotti a Roma . Abbiamo visto un drappello di sbirri guidati da un “panzone” in borghese con manganello ed elmetto che si accanivano indiscriminatamente contro persone inermi e purtroppo indifese. Dovranno pagare caro e tutto. Continuiamo a costruire organismi di CONTROPOTERE. Unificare tutte le lotte frammentate. Unificare a livello europeo tutte le iniziative contro il CAPITALE E la borghesia. NON farsi intimorire dalla repressione statale. La lotta continua, NON è che l’INIZIO!

SU LA TESTA l’altra Lombardia


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