ROMA. "Le ordinanze comunali dell'ultimo mese per cercare di ridurre
la cappa di smog che ricopre le nostre città riguardano anche la limitazione
all'utilizzo degli impianti dei riscaldamenti centralizzati”. Secondo l'A.N.AI.P. Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari
Professionisti, queste ordinanze senza un adeguato preavviso sono di difficile
attuazione visto che nei locali dove è situata la caldaia condominiale può
accedervi, per ridurre l'orario di accensione del riscaldamento, solo un
soggetto preposto, il cosiddetto "terzo responsabile" come prevedono
le normative in vigore.Questa persona ha, normalmente, ha in gestione numerosi impianti e autorizza li accessi ai locali.Pertanto, precisa l'Associazione degli amministratori di condominio in una nota, il continuo variare dell'orario, in più in un periodo festivo, risulta enormemente gravoso ed inefficace per non parlare dei maggiori oneri a carico dei condomini per tali interventi.
Infine, l'ANAIP ritiene che sia nei fatti impossibile verificare il
rispetto di tali ordinanze all'interno delle singole unità immobiliari per
quanto riguarda la riduzione della temperatura. Parliamo di milioni di abitazioni nelle quali non può accedere per simili controlli neppure l'amministratore se il singolo condomino non lo consente.
"Auspichiamo - concludono dall'Associazione - che in futuro tali provvedimenti vengano emanati con largo preavviso e per un tempo abbastanza lungo, considerando che dal punto di vista meteorologico tali situazioni sono sempre prevedibili".
