Magazine Informazione regionale

ROMA. Ancora tante parole all'ISS sull'amianto ma a quando progetti concreti?

Creato il 15 novembre 2015 da Agipapress
ROMA. Ancora tante parole all'ISS sull'amianto ma a quando progetti concreti? ROMA. L’ennesima passerella di personalità di ambito scientifico, politico e associativo è andata in scena presso la sede dell’Istituto Superiore di Sanità mercoledì scorso 11 novembre nel corso del convegno dedicato alla “Presentazione dei risultati relativi alle linee progettuali - Progetti Nazionali sull’Amianto” organizzato dal Ministero dell’Ambiente presso la sede dell’ISS di Roma. Una giornata fitta di interventi e relazioni scientifiche; qui tutti i relatori: Mariano Alessi  Ministero della Salute, Eleonora Beccaloni  Istituto Superiore di Sanità, Biagio Maria Bruni  Istituto Superiore di Sanità, Caterina Bruno  Istituto Superiore di Sanità, Pietro Comba  Istituto Superiore di Sanità, Susanna Conti  Istituto Superiore di Sanità, Massimo D’Angelo  Regione Piemonte  Centro Sanitario Amianto, Monferrato (AL), Paola De Castro  Istituto Superiore di Sanità, Ruggero de Maria  Istituto Tumori Regina Elena, Roma, Irma Dianzani  Università del Piemonte Orientale, Novara, Lucia Fazzo  Istituto Superiore di Sanità, Francesco Forastiere  Dipartimento di epidemiologia Regione Lazio, Roma, Ranieri Guerra  Ministero della Salute, Roma, Liliana La Sala  Ministero della Salute, Roma, Ivano Iavarone  Istituto Superiore di Sanità, Corrado Magnani – Università del Piemonte Orientale, Novara, Luciano Marchiori  Regione Veneto ASL 20 Verona, Verona, Alessandro Marinaccio  Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, Roma, Daniela Marsili  Istituto Superiore di Sanità, Dario Mirabelli  Azienda  Ospedaliera Torino Epidemiologia dei tumori, Torino, Loredana Musmeci  Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi  Istituto Superiore di Sanità, Giorgio Scagliotti   Università di Torino, Stefano Silvestri  Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica, Firenze, Maria Elena Soggiu  Istituto Superiore di Sanità. ROMA. Ancora tante parole all'ISS sull'amianto ma a quando progetti concreti? Scopo del convegno era raccogliere ed esporre i risultati raggiunti e le conoscenze acquisite sulle attività relative agli accertamenti analitici, all’esposizione, alle patologie asbesto-correlate e alle problematiche dell’esposizione all’amianto. I risultati di cui è fatta relazione, sono il frutto di un lavoro svolto attraverso una vasta serie di progetti finanziati dal fondo della Ricerca Corrente coordinato dall’ISS, i progetti CCM coordinati dalla Direzione Generale della Prevenzione e i prventivati risultati di esiti pianificati con gli Obiettivi di Piano da parte delle Regioni.
In pratica il convegno di mercoledì ha visto porre in risalto l’obiettivo di migliorare e potenziare la prevenzione e la promozione della salute e azioni per il controllo dei determinanti ambientali.
Altro dato emerso è stato il quadro epidemiologico ricavato dalla attività di sorveglianza epidemiologica della patologia asbesto-correlata nei siti d’interesse nazionale per le bonifiche con riferimento a quelli per i quali la presenza di amianto è esplicitamente menzionata nei decreti istitutivi. ROMA. Ancora tante parole all'ISS sull'amianto ma a quando progetti concreti? A tutto questo si è arrivati dopo che il 21 marzo 2013 il governo allora in carica approvò il Piano Amianto che non fu tuttavia adottato ma anzi rigettato più volte a seguito della valutazione del MEF, il ministero dell’economia e della finanza; situazione che ha portato alla richiesta di una Cabina di Regia e ad un Accordo attraverso una proposta del Ministero della salute, attualment ancora all’esame.
In pratica siamo in una situazione di stallo perché, nonostante la buona partenza carica di attese e aspettative, in realtà il governo Monti per primo ed ora il governo Renzi non hanno stanziato alcunché per la realizzazione del Progetto Amianto che operava in modo da liberare quanto più possibile il nostro Paese da una simile catastrofica presenza. Non è stato investito nulla mentre però si verifica uno stillicidio di decessi.
Fanno giustamente scalpore i dati emersi di recente sulla percentuale di decessi in area bronese a seguito della presenza della ex Fibronit, rudere contaminato, che continua a fare vittime cosiddette di seconda generazione, in realtà il quadro generale a livello nazionale è assai ben più grave e ampio: si pensi che le cifre indicate parlano di circa 6mila morti all’anno con un incremento pari a circa 1000 nuovi decessi ogni anno.
ROMA. Ancora tante parole all'ISS sull'amianto ma a quando progetti concreti? E l’aspettativa di vita secondo alcuni relatori scientifici è di 18 mesi dopo la diagnosi certa di mesotelioma mentre per altri intervenuti sale a 3 anni, con un prolungamento di vita che aiuta anche il cammino della ricerca verso una soluzione medica del problema “asbestosi” e “mesotelioma pleurico e peritoneale”.
La cosa che dovrebbe condurre ad una riflessione anche amara è che il convegno di mercoledì non ha fornito alcunché di nuovo, proponendo invece ancora una volta le informazioni di sempre con qualche piccolo aggiornamento, per altro nemmeno incisivo ai fini della soluzione del problema amianto e patologie correlate. E tutta questa rarefazione di risultati, a fronte di un investimento molto importante pari a 15 milioni 900mila euro, messo a disposizione dal ministero per la realizzazione di questi studi, di queste ricerche e analisi. E’ naturale chiedersi dunque, a che cosa serve investire tanti soldi per un Progetto Amianto che è fermo e che quindi non sta sortendo alcun effetto né tanto meno risultati concreti?
Quante operazioni di bonifica si sarebbero potute effettuare se anziché a sterili e inutili ricerche, questi fondi fossero andati a quegli interventi di bonifica sia piccola che grande, urgenti sul territorio nazionale per la salute dell’ambiente e dei cittadini che l’abitano?Lo stesso presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi ha dichiarato che “da questa giornata devono uscire linee di direzione da proporre al ministro e al governo per continuare nella lotta all’amianto sino a sconfiggerlo”. Ma quali linee se queste sono già state individuate e quale lotta se i pochi fondi esistenti e stanziati non sono destinati alla voce bonifica ma a ricerche fini a se stesse? E se il governo è totalmente sordo e indisponibile a rilasciare finanziamenti per questo obiettivo, il primo, il vero e l’unico utile?
ROMA. Ancora tante parole all'ISS sull'amianto quando progetti concreti? E allora perché perdersi in chiacchiere da salotto finanziate dai quasi 16 milioni di euro e non passare invece finalmente al concreto?
Le stesse perplessità unite ad una forte amarezza si ritrovano nelle considerazioni di Fabrizio Protti presente e intervenuto al convegno dell’ISS come responsabile per lo sviluppo internazionale del gruppo EUROPLASMA leader mondiale nell’inertizzazione dell’amianto e proprietario della Inertam industria operante in Francia dal ’90 con più di 2 milioni di tonnellate di amianto completamente distrutte e rese materiale inerte.
ROMA. Ancora tante parole all'ISS sull'amianto ma a quando progetti concreti? “Prendo atto di quello che ho sentito e purtroppo non posso esprimere soddisfazione dopo 25 anni di sostanziale immobilismo” ha commentato Protti al termine dell’incontro. E aggiunge: “Il mio intervento é avvenuto nell'ambito della tavola rotonda dedicata all'industria. É evidente, per come stanno evolvendo i fatti, che anche lo stesso Istituto Superiore di Sanità ha allentato l'attenzione facendo scendere il livello di allerta sull'amianto  sino a quando appunto l'allora ministro della salute Balduzzi diede risorse a ISS per riprendere gli studi. Di fatto ISS ha subappaltato a gruppi di ricerca medica, epidemiologica ed altri per riprendere i dati di analisi finalizzati al reparto sanitario, poi di fatto  dovendo procedere comunque anche in via concreta, hanno fatto dei monitoraggi ambientali in siti simbolo come ad esempio a Biancavilla in Sicilia. Posto che in via personale sarei interessato a vedere i rendiconti sulle campionature, sulle condizioni degli strumenti e sui protocolli utilizzati per la campionatura,oltre che i rapporti, che cosa produrranno ora questi dati? Contribuiranno a produrre linee guida nazionali più concrete o a coordinare le esistenti o a confrontarsi con le aziende per dare un contributo tecnico scientifico all'industria per migliorare le cose? Perché è evidente che in sostanza il Piano Nazionale Amianto non esiste, il Piano presentato nel 2012 e apprezzato da un governo dimissionario fu infatti bocciato nel 2013 dal governo transitorio in ambito del Mef e ritoccato nel 2014 dall'attuale per lo stesso motivo". 
ROMA. Ancora tante parole all'ISS sull'amianto ma a quando progetti concreti?"E' inutile quindi che ci giriamo intorno - conclude Protti - il piano è vecchio, non corrisponde alle normative di indicazione europea del marzo 2013 e non ha più un riscontro tecnico attualizzato, sia per le bonifiche che per i protocolli che per lo smaltimento, oltre a non avere mai avuto e a non avere ancora nessuna  riscontro finanziario". Intanto si attende la riunione della Conferenza dei Servizi che è stata convocata a Roma per il giorno 25 novembre prossimo sul caso Fibronit e nel corso della quale si attende di conoscere quali sono le iniziative predisposte dall’amministrazione comunale di Broni per le operazioni di bonifica dell’area della ex fabbrica di amianto. MiriamPaola Agili

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog