Rudi Garcia aveva annunciato una Roma arrabbiata per la figuraccia col Barcellona e promesso una pronta riscossa. Evidentemente gli manca il polso della squadra, scesa in campo contro l'Atalanta senza nerbo e senza gioco, meritando la netta sconfitta per 2-0 frutto della peggior prestazione stagionale in campionato. Un ko pesante, contro una squadra che non segnava da tre giornate, che ha messo a nudo gravi manchevolezze difensive e sterilità offensiva quando vengono a mancare Gervinho e Salah. Poco ha aiutato il già debole carattere dei giallorossi un Olimpico quasi spettrale, muto e gelido non solo per la temperatura, con la tifoseria che si è accesa unicamente quando, alla fine del primo e del secondo tempo, ha fischiato sonoramente squadra e tecnico. Si prospetta una settimana difficile per il francese, già nel mirino della società e della critica. Dovrà dare una sterzata netta prima della trasferta di domenica a Torino e soprattutto della decisiva sfida di Champions con il Bate Borisov. Giocando così, gli ottavi sarebbero un miraggio.
Sabatini, momento drammatico ma Garcia resterà - "Il momento è drammatico, dobbiamo tutti prenderci le nostre responsabilità: non e' solo Garcia sul banco degli imputati, non bisogna individuare un colpevole. Garcia rimarrà alla Roma perché merita la Roma". Così il ds del club giallorosso, Walter Sabatini, a Mediaset Premium dopo il ko con l'Atalanta che mette in discussione la panchina del tecnico. ''Ipotesi che non contemplo è che i giocatori giochino per far esonerare il tecnico''. Il ds della Roma, Walter Sabatini, non vuole sentir parlare di squadra contro l'allenatore nè di esonero di Rudi Garcia da parte del presidente Pallotta: ''Pallotta - aggiunge Sabatini a Sky - non viene a Roma per tagliare la testa ad allenatore, ci confronteremo insieme all'allenatore. Esprimo di nuovo fiducia a tecnico, giocatori e club''
Garcia: 'mi prendo responsabilità ma non mollo '- "Io non mollerò: sono deluso ed arrabbiato, ma non sono abituato a mollare": lo ha detto Rudi Garcia, dopo il ko Roma con l'Atalanta e i fischi dell'Olimpico. "Tutti siamo responsabili, io per primo: se serve a difendere la mia squadra, sono in prima fila - ha detto a Sky - E' una brutta settimana ma sono certo: dietro le nuvole il cielo e' azzurro". "E' vero che ci sono poche cose da salvare stasera - ha aggiunto il tecnico giallorosso a 'Premium' - siamo entrati nel loro falso ritmo, loro hanno difeso bene in mezzo, non abbiamo attaccato le fasce. Non c'è molto da salvare, adesso dobbiamo solo lavorare, stare zitti, dobbiamo essere uniti e coesi. Adesso abbiamo una partita a Torino e poi la Champions, dobbiamo essere umili e superare questo momento. Siamo tutti delusi e arrabbiati contro noi stessi, contro la nostra prestazione". Il gruppo è ancora unito? "Siamo tutti responsabili, ci prendiamo le responsabilità, domani rifletteremo e vedremo cosa fare per andare avanti - risponde il tecnico - Questo gruppo ha dato dimostrazione che le risposte le ha, con le assenze torneremo ancora più forti anche se per oggi non sono un alibi. La qualità di un gruppo si vede nei momenti di difficoltà. Non è una sconfitta che mi abbatte, io vado avanti". Per garcia comunque la sconfitta odierna non è 'figlia' del match del Camp Nou: "Non penso, è una brutta settimana ma non penso ci siano collegamenti tra le due partite - risponde - Non eravamo sulle gambe, il primo gol l'abbiamo regalato e può succedere. Poi non abbiamo fatto abbastanza per segnare anche se le occasioni ci sono state. E' vero che il primo gol è stato un duro colpo ma avevamo ancora molto tempo per recuperare. Nella ripresa però ci siamo spenti e questo è un problema". Garcia spiega infine la scelta di De Sanctis titolare: "Quest'anno non c'è il numero uno, ho due portieri alla pari, De Sanctis si è allenato bene e l'ho schierato. Oggi non ha colpe sui gol subiti".
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