Roma caput moda. La capitale protagonista dell’Haute-Couture con AltaRoma

Creato il 12 luglio 2013 da Valentinap @mammeaspillo

Sono distesa su di un prato fiorito al sole a godermi qualche giorno di meritato relax... Tra la brezza calda estiva e qualche fastidioso brusio di troppo provocato dalle api che ronzano intorno ai fiori del mio giardino, sto guardando un video delle sfilate di Alta Moda appena concluse. In effetti, in queste settimane il rutilante mondo della moda va avanti con le presentazioni delle nuove collezioni per i prossimi mesi e nella splendida cornice capitolina: dal 6 al 10 di luglio è stato il turno di AltaRoma.

E' appena calato il sipario sulla manifestazione; diamo uno sguardo alle novità romane. Tra le presenze di questa edizione, alcuni nomi di spicco che hanno partecipato alla kermesse: Jean Paul Gaultier, Giada Curti e Fausto Sarli, per poi lasciare spazio alle firme di Angelos Bratis, Fabio Quaranta, Raffaella Curiel, Renato Balestra, il palestinese Tony Ward e molti altri ancora.

Cominciamo il nostro excursus da Raffaella Curiel che festeggia, proprio quest'anno, 50 anni di attività nell'alta moda dell'atelier fondato da sua madre Gisella con una sfilata in pedana nel complesso di S. Spirito in Sassia che rievoca "il profumo che si respirava nell'atelier" di sua madre e dalla moda dei grandi couturiers del passato, da Dior a Balenciaga, da Yves Saint-Laurent a Courrèges. La stilista ha tratto ispirazione per le sue ultime creazioni direttamente anche dalle arti figurative rinascimentali, in particolare dalla scuola fiorentina che lei ama in modo particolare. nuova collezione compaiono abiti e preziosi tailleur che sfoderano, nelle giacche e nelle gonne, applicazioni di camoscio ricamate su tweed, intarsi di velluto e arabeschi, impreziositi di paillettes e pietre su crêpe di lana, alternanze di tessuti lucidi e opachi, passanastri che corrono e s'intrecciano in giochi che allungano la figura.

Le spalle delle sue giacche sono pronunciate, le vite sono strette e mettono in risalto i fianchi. Gli orli si fermano all'altezza del ginocchio, se scendono oltre quella linea si aprono in vertiginosi spacchi che svelano accessori preziosi: gli stivali cuissard disegnati dalla figlia della stilista Gigliola Jr. Realizzati in pelle coloro oro o bronzo fittamente intrecciata e lavorata con una tecnica particolare che prevede l'impiego di ben 280 metri di nastri di pelle ricamata su pvc, lavata in lavatrice per squagliare la plastica e lasciare solo la pelle lavorata come un merletto. Gli abiti presentati in sfilata sono l'espressione dell'elevata sartorialità della maison. Il marrone, il verde, l'ottanio, il rubino e il grigio piombo in molteplici sfumature la fanno da padrone su capi strutturati con drappeggi e intarsi di ricami gioielli sul busto portato con cappa di mohair tono su tono o con fiori e piccoli corpini, gonne sbuffanti sui fianchi alla Caterina de' Medici. In passerella abiti neri lunghi con bordature di visone e tessuti preziosi: pelle, camoscio sia in tinta unita che stampati, crêpe e flanelle per il giorno, pizzi, chiffon, velluti, broccati per la sera. Dettagli di zibellino e cincillà.

Eleganti e raffinate le proposte Haute-Couture di Renato Balestra , la cui donna è molto elegante si ispira alla luna e alle stelle per individuare il suo stile e la sua femminilità: lo vediamo nelle stampe dei tessuti impiegati con i pianeti, su fondo nero, oppure lo scollo sulla schiena a forma di stella dell'abito da sera lungo tempestato di cristalli Swarovski. La linea è costituita da 30 capi unici che testimoniano l'inconfondibilità dello stile dello stilista triestino. Pochi capi curati nei minimi dettagli come vere opere d'arte.

La sua donna è estremamente romantica, glamour ed elegante. Giochi cromatici di luci ed ombre che creano sicuri effetti chiaroscurali grazie proprio all'uso delle applicazioni di cristalli sulla base nera delle sue creazioni che domina le composizioni da grande soirée. Ma anche il bianco latteo-lunare è presente in collezione, sia nei total look che nei long dresses cui si aggiungono mantelle aeree che si sollevano leggere. Bellissime le proposte per la sposa Balestra che lo stilista realizza in bianco avorio, con scollatura decorata da dettagli preziosi e strascico lunghissimo.

Altra linea di creazioni Haute-Couture è quella proposta da Giada Curti che si nutre di ispirazioni del passato, con i suoi abiti barocchi di organza, tulle e applicazioni di pizzi macramè. La stilista l'ha battezzata con un nome che richiama alla memoria la fascia che tratteneva i boccoli di Marie Antoinette "Le Bandeau d'Amour".

Tra i preziosismi impiegati dalla stilista nei suoi abiti da sogno ci sono il bianco e il nero delle toilettes soirée realizzate in broccato, organza di seta e tulle con applicazioni di pizzi. Fili di platino e paillettes si intrecciano sui décolletés. Per gli accessori, cinture ricamate da cristalli e perle che strizzano il punto vita di gonne dalle fogge ampie sorrette da crine.

Anche per Curti inseriamo due abiti da sposa tra i 4 sfilati in passerella. Sono abiti in cui di nuovo si usano tulle e pizzi bordati da passamaneria, balze, nastri e, ahimé, fiocchi. Sì perché appesantiscono le linee di questi splendidi abiti, soprattutto per le loro dimensioni o la loro collocazione sulla parte frontale del capo.

Decisamente migliore la scelta del taglio a sirena con applicazione di nastro nero a metà gamba e i guanti in tinta! Il fiocco anche in questo caso c'è, a chiusura del nastro, ma almeno è posizionato sul retro, come si intravede sul lato sinistro dell'ultima fotografia. Interessanti anche gli eventi collaterali delle sfilate ideati da A.I. Artisanal Intelligence, una mostra e una fiera dove si possono effettivamente comprare i pezzi di alta moda, frutto dell'incontro di arte e artigianato. Ttolo della mostra Roma Caput Divina, per sottolineare il legame tra arte classica, tradizioni e alto artigianato italiano, che trova nella capitale ha la sua cornice più adatta.


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