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Roma Creative Contest: Ce l’hai un minuto? di Alessandro Bardani

Creato il 29 settembre 2013 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

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Al Teatro Vittoria è in pieno svolgimento una manifestazione cinematografica, il Roma Creative Contest – Short Film Festival, che ogni domenica continua a proporre una sfavillante selezione di cortometraggi abbinata a piccoli eventi spettacolari in grado di creare suggestione, coinvolgimento, situazioni divertenti e qualche spazio di riflessione sul ruolo dell’audiovisivo, per non dire dell’immagine stessa. Sì, perché in fondo è la cultura dell’immagine quella che in modo sempre più pervasivo ci abbraccia e ci circonda. A ricordarcelo, negli appuntamenti con il Roma Creative Contest, vi è un simpatico figuro che si aggira sul palco e in mezzo al pubblico con una curiosa estensione sul busto, a coprire interamente la testa: una macchina da presa!

Ma dell’iter così vivace e frizzante di tali serate avremo modo di parlare più dettagliatamente, si spera, nelle prossime “puntate”. Per ora ci è comodo fare tre passi indietro (“con tanti auguri”, come recitava una carta del Monopoli) e riaffacciarci velocemente sull’evento inaugurale, datato 15 settembre. Tra i corti italiani programmati nel corso di questo primo appuntamento ve n’era uno, già notato in precedenti occasioni, sul quale vorremmo spendere qualche parola in più: Ce l’hai un minuto? di Alessandro Bardani. Il cortometraggio del giovanissimo autore è la dimostrazione di come si possa concentrare in pochi minuti una commediola gustosa, arguta, animata poi dal desiderio di abbattere le barriere della comunicazione, della solitudine, pur partendo da un’intuizione molto semplice, concisa anche nella realizzazione.

L’incipit di Ce l’hai un minuto? ha quasi le cadenze di un thriller, con quel montaggio alternato che fa vivere in parallelo la folle corsa di un furgoncino, con un mediorientale dall’aria nervosa alla guida, e l’indolenza di un romano attempato che inganna il tempo come può, osservando la strada dal tavolino di un bar. Un incontro apparentemente improbabile, il loro. Ma la richiesta di un’informazione finisce per trasformare tale fortuita circostanza in una divertente commedia degli equivoci, che per una parola pronunciata (o interpretata) male vede mutare strade e località site nei dintorni di Roma in un immaginifico tour dell’Asia Minore! Riguardo a ciò non vogliamo aggiungere altro, per non rovinare la sorpresa a chi in futuro potrà godersi il corto. Quel che possiamo rivelare senza alcuna remora, perché non costituisce nulla di sorprendente, è che i due protagonisti sono davvero bravi: parliamo del resto di Giorgio Colangeli, attore sulla cui spiccata personalità c’è veramente poco da discutere, e del degno compare Francesco Montanari, calatosi con una certa verve nei panni dello straniero di passaggio. Bravo anche Alessandro Bardani, ovviamente, che oltre a dirigerli bene ha saputo mettere a fuoco, col supporto del montatore Arzu Volkan, quell’acceso confronto dialettico che nei rapidi campo e controcampo acquista da subito il giusto ritmo.

Stefano Coccia


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