"Per Dio, il Colosseo è quanto di meglio ho visto a Roma, questo edificio mi piace, sarà magnifico una volta terminato." (Stendhal)
Giungere di fronte al Colosseo è un'esperienza affascinante, anche oggi che ha subito i delitti del tempo e degli uomini; incendi e saccheggi si sono susseguiti nel corso dei secoli. L'anfiteatro Flavio sorprende ancora oggi sia per le dimensioni che per la spettacolare architettura!
Nella sua lunga storia ha visto, sacrifici animali, lotte sanguinarie tra uomini ed incontri appartati con prostitute. E' stato utilizzato come anfiteatro, deposito e baluardo difensivo.
Eppure ancora oggi è il simbolo di una città e forse di una nazione intera!Magnifico esempio di immedesimazione collettiva.
"Il Colosseo, la più bella rovina di Roma, termina il nobile recinto dove si manifesta tutta la storia. Questo magnifico edificio, di cui esistono solo le pietre spoglie dell'oro e de' marmi, servì di arena ai gladiatori combattenti contro le bestie feroci. Così si soleva divertire e ingannare il popolo romano, con emozioni forti, quando i sentimenti naturali non potevano più avere slancio." (Madame de Staël)
Come spesso capita mi affido ai viaggiatori che nei secoli prima di noi hanno visitato queste vestigia e ci hanno lasciato le loro opinioni ed i loro sentimenti.Noi abbiamo la fortuna di poterlo vedere in, quasi, buono stato di salute! molti prima di noi hanno visto lo scempio che i loro contemporanei stavano permettendo. A questo proposito riporto le parole di una viaggiatrice:
"Vedo una gran cerchia d'archi, e tutt'intorno giacciono pietre infrante che furono parte un tempo di una solida muraglia. Nelle fessure e sopra le volte cresce una foresta di arbusti, olivi selvatici, e mirti, e rovi intricati, e malerbe confuse... Le pietre sono massicce, immense, e sporgono l'una sull'altra. Vi sono terribili fenditure nelle mura, e ampie aperture da cui si vede il cielo azzurro..." (Percy Bysshe Shelley)
A breve distanza dal Colosseo si erge l'Arco di Costantino.
Superbo!
Magnifica opera e "museo a cielo aperto" della scultura romana.
L'arco venne fatto erigere dal Senato per celebrare la vittoria a Ponte Milvio dell'imperatore su Massenzio. Venne costruito sull'antica via dei trionfi tra il Palatino ed il Celio.
Molto interessante l'iscrizione riportata al centro dell'arco:
« All'imperatore Cesare Flavio Costantino Massimo, Pio, felice Augusto, il Senato e il popolo romano, poiché per ispirazione divina e per la grandezza del suo spirito, con il suo esercito rivendicò per mezzo di giusta guerra lo Stato tanto dal tiranno e, ad un tempo, da ogni fazione, dedicarono questo arco insigne per trionfi. »Per quale motivo risulta tanto interessante?
All'epoca della costruzione Costantino non aveva dichiarato apertamente la sua vicinanza alla religione cristiana, ma alla terza riga appare la scritta " per ispirazione divina"; tali parole hanno aperto lunghi dibattiti sul senso reale dell'iscrizione e sulla volontà o meno di dichiarare apertamente la sua religiosità.
Ricordo che la leggenda vuole che Costantino abbia sconfitto Massenzio grazie all'apparizione della croce nelle immediate ore precedenti la battaglia.....
Fabio Casalini.