A partire dal primo luglio, Roma Capitale riscuoterà direttamente le entrate tributarie e patrimoniali, e le sanzioni amministrative, come previsto dalla delibera 180/2013 approvata dalla Giunta capitolina lo scorso 2 maggio. La nuova normativa si basa sul risultato ottenuto dalla consultazione popolare lanciata sul web per chiedere ai cittadini romani un parere sull’opportunità di gestire direttamente dall’Amministrazione capitolina la riscossione dei tributi al posto di Equitalia Spa. Dal sondaggio è emerso che su 33.822 votanti, l’88,1% vuole che sia Roma Capitale e non Equitalia a gestire la riscossione coattiva delle proprie entrate tributarie e patrimoniali. Il sindaco, Gianni Alemanno, ha illustrato in Campidoglio le nuove norme per la riscossione dei tributi.
La delibera stabilisce che il servizio venga svolto dagli uffici capitolini del Dipartimento Risorse economiche con il supporto di Aequa Roma, società “in house” con capitale sociale interamente posseduto da Roma Capitale.
Per il cittadino sarà più facile pagare i tributi grazie all’implementazione dei sistemi tecnologici. Inoltre, è previsto un incremento degli sportelli al pubblico e la creazione di un Call Center dedicato.
La delibera pone poi la massima attenzione alla possibilità di conciliare legalità e sensibilità sociale, graduando le azioni della riscossione in funzione delle caratteristiche socio-economiche dei cittadini debitori. A tale scopo saranno costituiti un Ufficio Tutela del Contribuente e un Comitato Etico che esamineranno le istanze di contribuenti e imprese che versano in difficoltà con i pagamenti. Prevista la possibilità di compensazioni tra debiti e crediti, attraverso l’incrocio di banche dati.
Il sindaco Gianni Alemanno, nel corso della presentazione delle novità per la riscossione di multe e tributi, ha voluto sottolineare che, in caso di riscossione coattiva gestita direttamente da Roma Capitale, nessun “aggio” sarà a carico del contribuente. Nel caso di Equitalia invece la normativa prevede attualmente un compenso per il servizio svolto (aggio): fino all’otto per cento nel caso di pagamento successivo ai 60 giorni.
Nuove regole più umane sono state anche disposte a favore delle fasce disagiate e delle imprese in temporanea difficoltà economica sia in relazione alle misure cautelari (fermo amministrativo e ipoteca) sia alle procedure esecutive (espropriazioni immobiliari, pignoramenti, ecc.). È contemplato fra l’altro lo snellimento delle procedura per la richiesta della rateizzazione e l’aumento del limite massimo fino a 100 rate.