OD Anosike, Sidigas Avellino – © 2015 Simone Lucarelli
Se qualcuno avesse guardato la classifica giusto un mese fa e in particolare avesse osservato il momento di Roma e Avellino avrebbe sicuramente scommesso che le due formazioni non sarebbero riuscite a centrare l’accesso ai playoff. E invece dopo l’ultimo turno di campionato tutto è ancora possibile per le due squadre che grazie ad alcuni cambiamenti tra panchina e roster provano a sferrare un attacco deciso nella bagarre per conquistare gli ultimi posti validi per la post season.
L’Acea Roma centra la terza vittoria di fila, la prima in trasferta dopo due mesi e rilancia prepotentemente le sue ambizioni; aggancia proprio Cremona battuta domenica, e la scavalca al nono posto a due sole lunghezze dall’ottavo posto. Ma se la compagine di Dalmonte si è ripresa lo deve in particolare a due fattori: il primo è l’uscita dall’EuroCup che ha permesso alla squadra capitolina di tornare ad allenarsi con regolarità senza dover fare la trottola durante la settimana per tutta Europa; il secondo è l’arrivo di due giocatori che hanno dato nuova linfa a Roma.
Austin Freeman giunto da Capo d’Orlando sta dando maggiore equilibrio nel reparto ali, mentre Ramel Curry, ex-Panathinaikos, si è subito reso protagonista segnando il canestro decisivo a Cremona durante l’ultimo minuto di partita. Dalmonte sa però che il bello viene ora, perchè delle sei partite che mancano alla conclusione della regula season Roma affronterà tutte dirette concorrenti per la rincorsa playoff, oltre a squadre che già hanno due piedi, Milano, o solo uno nella post season, Brindisi e Trento. Il tutto a partire da sabato prossimo quando a Roma arriveranno gli irpini in uno scontro da dentro o fuori.
La Sidigas Avellino torna a vincere dopo cinque sconfitte in fila e lo fa in maniera convincente contro una diretta concorrente per la corsa playoff. Comincia come meglio non potrebbe l’avventura di Fabrizio Frates in Campania, che giusto in settimana aveva sostituito Vitucci. Ma assieme al nuovo coach torna protagonista un giocatore che al PalaDelMauro conoscono bene: Marquees Green. Il play tascabile assicura una migliore gestione della palla, più equilibrata e più continua e Frates azzecca subito la mossa di mettergli accanto Gaines, di sicuro più guardia che playmaker.
Liberato dal compito di fare gioco l’ex-Nba pare più a suo agio. Si sono rivisti anche Hanga e Banks, con due ottime prove, ma il roster di Avellino, e le potenzialità dei suoi giocatori, non lo scopriamo oggi; potenzialmente non è da dodicesimo posto in classifica. Per Frates i problemi non sono tutti risolti ma almeno ha portato una ventata di aria nuova. Purtroppo per Avellino, però, non si può più sbagliare viste le due vittorie di distanza dall’ottavo posto e il tentativo di “remuntada” comincerà proprio a Roma sabato, la prima di sei partite di fuoco contro tutte dirette concorrenti incluso un infuocato derby campano.