
Siamo nel luogo in cui il barocco oltrepassa l'umano ed assume sembianze divine.Giungere in piazza Navona da corso del Rinascimento è un colpo al cuore. All'improvviso ti appaiono la fontana dei quattro fiumi del Bernini e la chiesa di Sant'Agnese in Agone del Borromini.Artisti ed architetti che meglio degli altri contribuirono al patrimonio barocco di Roma.L'uno, il Bernini, napoletano, l'altro, il Borromini, ticinese.Troppo diversi.Caratteri opposti.Non furono mai amici, anzi il Borromini, il cui vero cognome era Castelli, soffriva enormemente dei successi del rivale, molteplici ed importanti.Partiamo da questa diversità per inquadrare il rapporto tra i due artisti.

Questo rapporto conflittuale, divenuto a suo modo leggendario, ha fatto nascere delle credenze popolari che sono giunte sino a noi.Ma questa leggenda da dove nasce?Sembra che il Bernini avesse creato due della quattro statue della Fontana dei Fiumi per generare dubbi sulla tenuta architettonica dell'edificio del rivale!La statua che rappresenta il fiume del Rio della Plata è stata ideata con la mano sollevata intenta a proteggersi dall'eventuale caduta della chiesa del Borromini!

La seconda statua oggetto della leggenda, che rappresenta il Nilo, si copre il viso per non dover guardare in eterno l'orribile opera dell'architetto rivale!

Il Borromini come reagì?Alla base del campanile di destra della chiesa di sant'Agnese aggiunse una piccola statua della santa intenta a portarsi la mano sul petto: quel gesto venne giudicato dal popolo come una rassicurazione sulla struttura dell'edificio.Affascinante come lettura degli eventi e dei monumenti di questa splendida piazza.Ma bastano poche ricerche per capire che si tratta solo di leggenda popolare.La chiesa del Borromini venne completata qualche anno dopo la fine dei lavori della fontana!Non sembra possibile che il Bernini abbia speso tempo a rimodellare le proprie statue dopo l'edificazione della chiesa, anzi risulta quantomeno improbabile.


In tutto questo parlare e sparlare qualcosa di vero ed assodato esiste; sono le aspre critiche che i seguaci del Borromini portarono all'opera del Bernini.Questi dotti e sapienti sostenevano che la fontana, essendo cava alla base, non avrebbe retto il peso dell'obelisco e di tutta la struttura architettonica posta sopra di essa. Secondo il loro pensare avrebbe dovuto collassare su se stessa.Come possiamo ammirare, visitando Roma, si sbagliavano......

Fabio Casalini.

