Non sta forse raccogliendo il successo di pubblico che meriterebbe la preziosa e intelligente mostra “Roma e le genti del Po”, in cartellone sino al 17 gennaio 2016, presso il Museo della Città di Brescia Santa Giulia.
E dire che non mancherebbero gli spunti per una visita. Anzitutto la riflessione, profonda, seria, che sta alla base dell’esposizione – curata da un coordinamento scientifico di primo piano tra Ministero dei Beni culturali e Comune di Brescia/Brescia Musei – ovvero, perché i Romani decisero di volgersi, fra il III e la metà del I secolo a.C., verso l’Italia settentrionale, attirati dalle terre del Po?
La risposta la si potrà trovare nelle dodici sezioni del percorso nel quale si dipana la mostra, che sapientemente dosa reperti archeologici con strumenti multimediali e chiavi di lettura affascinanti (basti pensare alla voce dei poetae novi, restituita efficacemente nella sala finale). Il tutto affiancato da proposte suggestive di approfondimenti sul terreno (nel senso vero e proprio del termine) delle molteplici testimonianze della presenza romana in terra bresciana.
Interessante anche la proposta di audio-guida multimediale proposta ai visitatori singoli, per una visita accompagnata da ulteriori collegamenti e dalla viva voce dei curatori.
Un ultimo, interessante, spunto per la visita, può anche essere quello di una riconnessione al testo del recentemente scomparso Sebastiano Vassalli “Terre selvagge” (2014), che racconta dei Cimbri, antico popolo nordico sconfitto dai Romani nel 101 avanti Cristo, in una drammatica battaglia nelle campagne di Vercelli.
Suggestioni per una lettura ed una visita alla mostra, che possono ben valere un paio di giornate della nostra estate e dell’autunno.
Per informazioni brixia.bresciamusei.com
Matteo Belloni