La televisione è nutritiva: Aviador Dro dixit. Tutto sommato, la TV ha perso un po’ di fascino durante gli ultimi decenni. In particolar modo, le possibilità offerte dalla televisione via cavo hanno ampliato il ventaglio di scelte nella programmazione senza modificare il livello di qualità generale. In altre parole, più canali e meno qualità. Tenendo questo presente, la televisione continua ad essere una finestra aperta per la propaganda, la manipolazione politica, il peggio de media. Anche se esiste internet che rappresenta un’opzione diversa, diciamo più democratica, con piattaforme come Youtube y Vimeo, che permettono a tutti di essere creatori televisivi.
La questione sollevata da tanta produzione video, che genera un effetto TV in tutta la rete, sta nel poter notare come i livelli di finzione a cui siamo stati abituati tendono a sfasarsi o spostarsi. La televisione di quarant’anni fa non è la stessa di oggi, ma oltre a questo neanche i livelli di fiction da essa offerti lo sono. Andiamo con ordine: quado parliamo di finzione parliamo anche di verosimiglianza. La realtà è una costruzione, non esiste, è un’invenzione che si piega alle proposte di chi ne sviluppa il campo di significato, in questo caso quello della televisione. In questo modo, il reale, o la realtà, o ciò che non è stato realtà, rimangono in una specie di limbo da cui i media costruiscono quello che ci viene presentato come vero. In altre parole, verosimile: credibile.
Le serie di fiction in generale, nonostante raccontino storie d’amore, sesso, avventura, azione, violenza, orrore tra i vari generi dell’entretainment, rappresentano allo stesso tempo una pagina aperta per capire i processi politici e le circostanze che plasmano la realtà delle società. Pensate solo alle serie sugli invasori e sulle navi spaziali, su quelli che arrivano “dall’altra parte”: siamo davanti all’eco esatto delle politiche della Guerra fredda e al timore di un’ecatombe nucleare. Oggi come oggi, dall’altro lato abbiamo spazzatura come i “reality tv”, che presentano vari artisti, circostanze e personaggi in situazioni che invadono lo spazio privato per creare una finzione ridicola, e le serie infinite di giudici e polizia assurdamente sexy e sempre con la pistola in mano: la lotta del bene contro il male ed il male non ha mai termine. Di questo ed altro tratta il Roma Fiction Fest 2011, il festival più grande del mondo dedicato alle serie televisive ed ai film per la TV: miniserie, docu-fiction e commedie, tra le altre. Si tratta non solo di un punto di riferimento importante per il pubblico, ma anche per il mercato televisivo internazionale. Per maggiori informazioni puoi visitare questo sito web: http://www.romafictionfest.it/ , a breve aggiornato con i dati sul programma di quest’anno.
SISTER RAY
Per conoscere meglio questo festival e partecipare ai giorni di gala, eventi, e alle proiezioni, non c’è niente di meglio che trovare appartamenti a Roma ed immergerti nell’universo televisivo, che, lo volgiamo o no, ci accompagna sempre e sempre ci parla. State attenti, solo questo.
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