Lunedì 4 maggio, nello storico spazio romano di Film Studio (Via degli Orti D’Alibert, 1), alle ore 20.30, sarà proiettato Bomb! Burning Fantasy (Italia 2014, durata 68′, ScarFord Produzioni), docufilm di Matteo Scarfò dedicato alla vita di Gregory Corso, il grande poeta della Beat Generation morto a Roma nel 2001: un personaggio dalla vita travagliata, difficile e contrastata, eppure illuminata, nel buio profondo in cui è spesso caduto, dalla luce della sua poesia.
A ricevere il pubblico con il giovanissimo regista (il quale alle ore 19 sarà protagonista di un intervento telefonico a Hollywood Party, Radio 3) ci sarà Nick Mancuso (protagonista di successi come Ticket to Heaven e Trappola in alto mare, ora in Italia per girare The Lemon Grove di Dale Hildebrand).
L’attore italo-americano, infatti, oltre a mettersi nei panni di Gregory Corso, firma anche la sceneggiatura del film insieme a Matteo e Giovanni Scarfò; Ray Abruzzo (Dynasty, The Practice, I Soprano, Boston Legal) interpreta il narratore, John Savage se stesso, ed Elisabetta Pozzi ha il ruolo chiave di Percy B. Shelley. Un cast perfettamente incastonato in un esperimento visivo ed emotivo che mescola stili e linguaggi, con il contributo di scenografie digitali e animazione 3D a cura di Roberto Stranges, accompagnato dal progressive rock dei Nimby, giovane band calabrese.
Matteo Scarfò
“Fare un docufilm su Gregory Corso” – dichiara il regista – “significa da una parte parlare di un personaggio profetico, dall’altra di un uomo terreno che ha vissuto i suoi molti travagli interiori e materiali con grande onestà intellettuale. Corso è sempre imprevedibile, impossibile da classificare: è fantasia in fiamme. Anche per questo, Bomb!, che prende il titolo da una delle sue opere più famose, non è un biopic nel senso classico del termine, non segue una narrazione cronologica, ma si propone di rappresentare le suggestioni emotive di uno sguardo visionario capace di tradurre il suo mondo in parole di poesia”.
Matteo Scarfò (28 anni) ha lavorato negli Usa con Nick Mancuso, John Savage e Steven Bauer, ed in Italia ha realizzato diversi videoclip, due corti (Omega e Fantascienza in pillole) e un docufilm, Anna, Teresa e le resistenti (ICFF Italian Contemporary Film, Festival di Toronto e Menzione Speciale al Festival Internazionale del Cinema di Salerno). In questi mesi sta preparando la lavorazione del suo primo lungometraggio di finzione: L’ultimo sole della notte, ispirato all’opera di James Ballard.