ROMA. E’ stato annunciato al convegno di presentazione
delDiabetes
Web Reportsvoltosi
al Ministero dello Sviluppo Economico, il progetto di medicina digitale di AMD
- Associazione Medici Diabetologi.
“Lo scorso anno il ministero della salute ha presentato
il “Patto per la Sanità Digitale” che pone l’obiettivo di disegnare un master
plan quinquennale 2015–2019 per l’eHealth
identificando i possibili ambiti di attivazione di iniziative capaci di
innescare l’innovazione digitale in sanità - spiega Nicoletta Musacchio, presidente
AMD -.Recentemente, un interessante articolo pubblicato suThe Lancet Diabetes and
Endocrinologyha
messo in luce come si stia sempre più sviluppando il ricorso, da parte dei
cittadini, all’impiego di app dedicate alla salute, la cosiddettamHealth, anche
nel mondo del diabete”, aggiunge.
Secondo i dati del rapporto messo a punto dal Diabetes
Web Observatory Group, in collaborazione con Dipartimento di Medicina dei
Servizi dell’Università di Roma Tor Vergata, Italian Barometer Diabetes
Observatory IBDO Foundation e Medi-Pragma, emerge chiaramente l’importanza dei
mezzi di comunicazione digitale per chi è affetto da diabete: ben 1 persona con
diabete su 5 naviga in rete alla ricerca di informazioni, notizie e
aggiornamenti e 1 su 6 discute con il proprio medico ciò che ha trovato in
Internet.
“Questo è un lato della medaglia della ‘diabetologia
digitale’ - ha commentato Domenico Mannino vicepresidente AMD durante i lavori
del convegno - l’altra faccia è costituita dall’ormai pluri-quotidiano ricorso
dei nostri assistiti alla comunicazione email, per cercare risposte e conferme
ai problemi correnti legati alla gestione di una malattia cronica come il
diabete. In fin dei conti, quello che le persone ci chiedono è abbastanza
semplice e comprensibile: essere assistite a casa o sui luoghi di lavoro,
essere controllate periodicamente, avere consigli per autogestire la malattia e
prevenire i peggioramenti, essere aiutate ad affrontare momenti di crisi, avere
accesso all’assistenza in ogni momento. Tutto questo è e sarebbe possibile
grazie alle nuove tecnologie di comunicazione”.“Sarebbe possibile - aggiunge Mannino -, ma di fatto non
lo è perché questo tipo di assistenza a distanza, esso pure telemedicina, non è riconosciuto. È una di quelle pratiche che tutti noi, e probabilmente molti colleghi in altri ambiti medici, facciamo, ma i Lea non le contemplano. Anzi, siamo costretti a compierle ‘clandestinamente’, spesso attraverso la nostra mail personale e non aziendale, con tutti i rischi, anche legali, conseguenti”.
Al proposito, Mannino ha annunciato la volontà di AMD di
lavorare per la realizzazione ed implementazione di una piattaforma web con
aree riservate ai pazienti, ai medici e alla formazione a distanza, che nascerà
in seno al progetto Diabetes Intelligence di AMD,
integrandosi con esso. I vantaggi derivanti sarebbero: omogeneizzazione dei
modelli di assistenza, registrazione e tracciamento delle attività,
condivisione di dati finalizzati alla medicina di iniziativa ed alla continuità
assistenziale e di dati clinici attualmente memorizzati in sistemi eterogenei,
possibilità di misurare gli outcome clinici ed economici, possibilità di alert
per emergenze e di teleconsulto, miglioramento della qualità assistenziale,
refertazione e certificazione a domicilio. “La sfida della medicina digitale è in linea con quanto
si propone AMD - sottolinea Nicoletta Musacchio, che evidenzia come lo sviluppo
della telemedicina sia frenato da una serie di barriere tecnologiche,
organizzative, normative, strutturali, economiche e culturali. Per iniziare ad
affrontare la sfida è indispensabile partire dal riconoscimento del suo valore,
attribuendo dignità ai nuovi strumenti di cura all’interno del tariffario
nazionale e dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), come il progetto
Diabetes Intelligence ha già fissato tra i suoi obiettivi”.
(mpa)
Magazine Informazione regionale
ROMA. L’Amd Associazione Medici Diabetologi risponde alla sfida della medicina digitale. Un progetto per la telemedicina
Creato il 20 dicembre 2015 da AgipapressI suoi ultimi articoli
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