Roma. Percorsi di genere femminile
Iacobelli, 2013
Ora è uscito, sempre per Iacobelli (Collana Guide, 248 pagine, € 20,00) il secondo volume – che riparte da Ponte Sublicio e passa per Testaccio, Piramide, Garbatella, l’Aventino, il Circo Massimo, il Ghetto, fino a tornare alla Casa internazionale delle donne in via della Lungara. Un edificio che per secoli ha rappresentato l’oppressione femminile (era un “conservatorio”, atto a “togliere dal peccato le donne di vita disonesta”, ovvero le donne povere e in generale tutte quelle che conducevano una vita non-conforme) e ne ha capovolto la funzione, facendosi centro della solidarietà e della vivacità culturale femminile.
Elsa Morante, Gabriella Ferri, Giovanna Marini, Luce D’Eramo, Amelia Rosselli, Settimia Spizzichino, Sofia Scandurra, Messalina, Cornelia, Artemisia Gentileschi, Beatrice Cenci, Tosca, Anna Magnani, Miriam Mafai… queste sono solo alcune delle donne che si incontrano in questo affascinante viaggio di scoperta.
L’idea di queste guide – spiega la curatrice, Maria Pia Ercolini – nasce da un’esperienza didattica. Roma è nota per i suoi uomini illustri (imperatori, consoli, papi, condottieri, politici…) mentre restano spesso invisibili i segni lasciati dalle donne; donne diverse, il cui passaggio nella storia è stato talvolta deliberatamente cancellato. La guida intende quindi proporre la narrazione di uno spazio urbano che non sia declinato solo al maschile.
I contributi di Barbara Belotti e Simona Costa, Yolande Descmbes e Maria Paola Fiorensoli, Mary Nocentini e Sandra Petrignani, insieme a quelli di molte altre voci, contribuiscono a creare una guida a una Roma insospettabile.
Maria Pia Ercolini da trent’anni insegna Geografia turistica nelle scuole superiori e coordina progetti didattici e corsi di aggiornamento per indirizzare le nuove generazioni verso il rispetto e la coscienza di genere. È suo il progetto, che ha riscosso grande successo anche all’estero, di uno studio nazionale sulla toponomastica femminile.