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Roma: ristoranti si, ma con lo sconto

Da Andreainsardi @andreainsardi

Roma: ristoranti si, ma con lo sconto

Mangiare senza svuotare le tasche? Ecco qualche “dritta” per andare al ristorante ma a prezzi accessibili. Nelle stradine di Monteverde Vecchio ad esempio, solo a pranzo si va da Vitali, bar con sala ristorante annessa dove sembra di tornare indietro nel tempo. Si mangiano, come a casa, uova al tegamino o un buon piatto di pasta e il conto non supera mai i 20 euro.

Studenti squattrinati o radical chic attenti all’economia si ritrovano in via del Governo Vecchio da Tonino, per molti la “trattoria senza nome” perché non c’è insegna né indicazione alcuna, oppure alla storica Enoteca Corsi di via del Gesù. Alla Ditta Trinchetti, neo-osteria appena più in là, nel cuore di Trastevere in via della Lungaretta, in un clima molto familiare arrivano parmigiana di melanzane con spada affumicato o ricotta grigliata con lardo di Pata Negra entro i 25 euro. Una valida alternativa per provare qualche cucina  è quella di scegliere il pranzo anziché la cena, visto che alcuni cuochi hanno studiato una linea d’autore con piatti a prezzi più bassi proprio alle ore tredici. È il caso del business lunch nella terrazza del Sofitel dove si pagano 35 euro contro i 70/80 della cena, dell’Asino d’Oro di Lucio Sforza in via del Boschetto a Monti dove c’è la formula “il pranzetto” a soli 12 euro, dell’Osteria Scaloni in Prati con un pranzo a base di marinati di ricciola e tonno, cozze all’arrabbiata o tagliolini con spigola alla siciliana intorno ai 20 euro contro i 40 della cena, oppure dello chef Alessandro Pistoia che nei suoi due locali a Monteverde e al Flaminio offre nei giorni feriali uno sconto del 15% sul menu del pranzo. E per la cena con un buon rapporto qualità-prezzo? Perfetto Da Cesare, trattoria di quartiere in via del Casaletto per mangiare all’aperto pizzette farcite di trippa, crocchette di melanzane, mentuccia e pecorino servite con salsa all’arrabbiata o polpette di lesso e di solito non si superano i 30 euro, oppure l’Osteria delle Commari alle spalle di via Candia dove una buona amatriciana, carbonara o cacio e pepe costano appena 8 euro. Fino al 31 luglio 2011, tutti i fine settimana, pasta e carne alla piastra a prezzi low cost si mangiano alla Biosteria dell’Altra Economia a Testaccio, ma tutti i giorni si pagano al massimo 20/25 euro alla Bottigliaccia a Garbatella tra melanzane alla parmigiana, verdure grigliate, bruschette, gricia o arrabbiata, nonché appena 25 euro per un menu tutto pesce a prezzo fisso all’Osteria del Cavaliere di via Alba.

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