Roma – Un contingente di militari delle Forze Armate italiane è pronto per prendere parte alla XXI Campagna Antartica estiva, progetto inserito nel Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) che avvia la stagione 2015/2016 con la riapertura della base italiana “Mario Zucchelli”, situata a Baia Terra Nova in Antartide.
La spedizione durerà 4 mesi, e vedrà impegnati 24 uomini e donne dell’Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri, i quali forniranno collaborazione nell’ambito delle competenze specifiche della Forza Armata d’appartenenza, esprimendo capacità e preparazione professionali esclusive ed indispensabili al successo delle spedizioni.
I militari saranno affiancati al nucleo iniziale di 12 tecnici specializzati dell’ENEA, che gestisce la missione, a cui si aggiungeranno, nelle prossime settimane, tecnici e ricercatori italiani e stranieri, per un totale di circa 200 persone.
Il contributo dei militari delle Forze Armate andrà dalle previsioni meteo per lo svolgimento in sicurezza delle operazioni aeree, alle operazioni in quota con le guide Alpine, alle operazioni navali che consentono di rifornire la base Concordia per la campagna invernale, fino ai “lavori straordinari” in una location con abbondanti nevicate e venti che possono raggiungere anche i 300 Km/h.
L’attività del PNRA è finanziata dal MIUR secondo gli indirizzi strategici della Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide (CSNA). Le attività di ricerca, coordinate dal CNR, riguarderanno: biodiversità, evoluzione e adattamento degli organismi antartici, scienze della Terra, glaciologia, contaminazioni ambientali, scienze dell’atmosfera e dello spazio, attività di monitoraggio presso gli Osservatori permanenti meteo-climatici, astronomici e geofisici.
Ricercatori e militari dovranno affrontare l’estate antartica, con condizioni ambientali particolarmente complesse, con temperature medie tra 0° C e -35° C, e condizioni di 24 ore di luce al giorno per tutto il periodo.
Il termine della XXXI Campagna estiva è previsto per il 12 febbraio 2016, con il rientro della motonave “Italica”, che supporterà le operazioni, e la chiusura della Base Mario Zucchelli.