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“Roma”, una poesia satirica di Francesco Terzago

Creato il 26 agosto 2015 da Criticaimpura @CriticaImpura

“Roma”, una poesia satirica di Francesco TerzagoDi FRANCESCO TERZAGO

Roma è dove tutti gli scrittori
sono di Roma e ogni persona
che incontri è uno scrittore di
Roma, un regista, ovvio, di Roma,
un critico affermato e puro;
fumettisti di Roma e artisti
di Roma. Che se lo chiedi a quelli
di Roma, la scuola Holden è Roma,
anche se sta su, a Torino. Tutto
finisce a Roma e parte da lì,
e pare che si debba andare, a
Roma, per godere dei benefici
dell’ambiente di Roma – sì, come
gli anziani che vanno alle terme
di Salsomaggiore. I velleitari,
a frotte, si trasferiscono a Roma;
così fanno sacrifici immani
per mantenersi a Roma o sono
ben mantenuti a Roma dai padri
benestanti e pensionati, dunque
in altre parole: pensare solo
che a Roma si possa conoscere
la gente che conta, la gente giusta,
e si debba fare gruppo, a Roma!
Il gruppo DI Roma, feste di Roma,
i reading di Roma con un pubblico
di venti persone ma paginone
sul Manifesto e la Repubblica
(di Roma), gran-successo, gran-successo
di Roma. Pensare che si pubblichi
solo con Roma, per Roma, in Roma.
Il porno, a Roma, è roba per gli
intellettuali, be’ lo si sdogani.
Si scrivono molti libri su Roma,
su altre città ma solo se poste
in relazione con lei, Roma.
Roma è come New York, ovvero
anche meglio di New York, che esiste
perché così si confronti con Roma.
Roma Zerocalcare, bravissimo.
Roma “La grande bellezza” dicendo,
allo stesso tempo ‘ma non è Roma’,
“La grande bellezza” non lo è proprio,
Roma “Amore tossico” che c’era
la Vicinelli: ‘un ca-po-la-vo-ro,
ca-po-la-vo-ro’, Caligari anche
lui di Roma, lo pensano anche i
sassi, (figurati, quale Lago Maggiore).
La Letteratura del Novecento
italiano l’hanno scritta a Roma
“Quer pasticciaccio brutto de via merulana”
infatti, Calvino non è poi tutto
sto che, perché non era di Roma.
E anche di Montale non ne possiamo
più, sebbene il Nobel lo consegnino,
a Roma. Roma è Berlino negli
anni ’80 ma meglio, il clima
è più mite e si parla l’inglese,
Roma non è per nulla teutonica;
Roma, ancora, la grande O di Roma.
Solo a Roma si studia, e solo
Roma è Internazionale, quindi,
con articoli di autori di Roma
o delle Fiji o dalle riserve
Sioux.


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