Durante la sua ennesima visita a Chisinau, la capitale moldava, il presidente rumeno, Klaus Iohannis, ha rilanciato ancora una volta il ruolo di Bucarest come ponte per l’ingresso nell’Unione Europea della Moldavia e dell’Ucraina.
Iohannis ha infatti affermato in una conferenza stampa che “la Romania costituisce un’ancora di stabilità per tutta la regione ed un partner per i paesi vicini, specialmente per Chisinau e Kiev”.
Mentre l’Ucraina, in seguito alla rivoluzione europeista, ha dovuto subire una vera e propria invasione da parte delle forze regolari di Mosca in Crimea e dei miliziani filorussi nell’est del paese, anche la Moldavia, benché in minor grado, risente ancora dell’influenza esercitata dalla Russia.
Il governo filo europeo di Chisinau, che da cinque anni sta governando la repubblica ex sovietica, non è ancora riuscito ad emanciparsi dal peso che tutt’oggi esercita Mosca sulla politica, tramite partiti filorussi all’opposizione, e sull’economia del paese, le cui forniture di gas provengono quasi interamente dalla Russia. In questo senso il governo di Bucarest, in collaborazione con Bruxelles, sta lavorando per allentare questo legame e, solo pochi mesi fa, è entrato in funzione il nuovo gasdotto che porterà in Moldavia metano proveniente dalla Romania, fornendo al paese una fonte di rifornimento alternativa, benché ancora minoritaria.
Dal canto suo il Cremlino ha minacciato Chisinau, la quale lo scorso anno ha firmato un accordo di associazione con l’Ue, che in caso di integrazione nella Comunità Europea il prezzo del gas naturale potrebbe subire un aumento mentre le ambizioni moldave di riottenere il controllo sulla Transnistria, regione compresa tra Moldavia ed Ucraina, autoproclamatasi indipendente ma non riconosciuta da nessuno se non dalla Russia, potranno tranquillamente essere abbandonate. L’avanzare verso est dei confini di Nato ed Unione Europea sta infatti preoccupando Mosca, la quale ha notevoli difficoltà a rispondere tramite i canali della diplomazia, principalmente a causa delle possibilità di sviluppo economico offerte da Bruxelles, notevolmente superiori a quelle che presenterebbe un avvicinamento alla Federazione Russa ed all’Unione Eurasiatica, e che hanno spinto gran parte delle repubbliche ex sovietiche dell’Europa orientale a scegliere l’Occidente.
Romania. Iohannis, ‘Bucarest ancora di stabilità per regione e ponte tra Ue, Ucraina e Moldavia’
Creato il 27 febbraio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
-
Per Paul Krugman la Grecia non fallisce
di Giuseppe Leuzzi. Paul Krugman, economista premio Nobel, lo spiega stamani sul “New York Times”: la Grecia non fallisce. Non domani, se non paga il Fmi, né... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Svolte
Fatichi, ti arrabatti, sudi e bestemmi per dei mesi, per degli anni. Poi, nello spazio di un weekend, succedono cambiamenti epocali e i processi vengono a... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Fra
CULTURA, ITALIANI NEL MONDO, SOCIETÀ -
Referendum Grecia: cosa succede se vince il sì, cosa succede se vince il no
Il Messaggero analizza cosa potrebbe accadere dopo il referendumAl di là delle rassicurazioni, il timore è l’effetto contagio per la crisi in Grecia. Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La chiusura delle banche in Grecia
Le banche greche resteranno chiuse sino al 5 luglio e le borse europee e asiatiche sono crollate, per la paura di un eventuale default della GreciaUn ciclista d... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Grecia, lunedì nero con banche e Borsa chiuse, polizia in stato di allerta....
Oggi la Borsa di Atene è chiusa, così come le banche, che riapriranno solo lunedì prossimo, 6 luglio, il giorno dopo il referendum sulla proposta dei... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Il referendum greco buca la bolla onirica
Il mondo reale possiede una sua logica testarda, ma i modi e la scansione degli eventi attraverso cui si manifesta sono del tutto imprevedibili, a volte... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Albertocapece
POLITICA, SOCIETÀ