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Romantico West

Creato il 11 luglio 2014 da Weirde

Romantico West

Voglio segnalarvi un romanzo Mondadori in edicola proprio questo mese di luglio  che a mio avviso è da non lasciarsi sfuggire:

book cover of   Silver Lining
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Titolo: Tutto cambierà

Titolo originale: Silver Linings

Autore: Maggie Osborne

Trama: La corsa all’oro è stata un abbaglio che ha colpito molti uomini , ma anche qualche donna. Una di queste è Low Down, che è finita sulle Rockies, ad estrarre il prezioso minerale vestita di stracci e ridotta ad un essere che definire femminile sarebbe alquanto difficile. Non c’è spazio su quelle aspre montanee per bei vestiti o dolcezza, solo duro lavoro dalla mattina alla sera, ma l’animo generoso della donna è sopravvissuto a quella dura vita e quando il piccolo gruppo di disperati cercatori viene colpito dalla malattia è lei che si prende cura di loro instancabilmente salvandoli tutti. Quelli sono uomini cinici e duri, ma pur sempre umani e concordano tutti che l’abnegazione di Low Dow deve essere premiata., perciò si riuniscono e le chiedono quale sia la cosa che più desidera al mondo. Sorprendendoli tutti la donna non nomina l’oro o qualche altra cosa materiale, ciò che vuole è un bambino. Poichè fra gli uomini c’è anche un ministro di Dio viene deciso che per avere un bambino Low deve avere un marito e tirano a sorte per decidere chi tra loro sarà lo sfortunato, visto l’aspetto non proprio pulito e affascinante di Low. La sorte decide che tocchi a Max McCord l’onore di sposarla. Proprio Max che a casa sua in pianura ha ad attenderlo una fidanzata. Poichè gli altri lo minacciano di morte non ha altra scelta che sposare Low, ed entrambi concordano che sarà solo un matrimonio temporaneo….

La mia opinione: Di questo libro mi è piaciuto molto l’inizio, la prima parte sulle montagne, meno la parte centrale, e abbastanza la parte finale. Il giudizio è positivo, intendiamoci, ma il personaggio maschile mi è stato abbastanza antipatico poichè tratta la protagonista femminile malissimo. Ok lei non è bellissima, ma gli ha salvato la vita, caspita, un pochino di gratitudine all’inizio sarebbe apprezzata. Poi anche in seno alla sua famiglia le cose non migliorano molto, ci vuole molto tempo affinchè lui apra gli occhi sulle qualità della moglie. Non parliamo poi della sua fidanzata che all’inizio mi è stata odiosa. ….. Il libro mi è piaciuto, ma meno di altri per colpa di alcun personaggi, e alla fine lui si sarebbe meritato di perdere Low perchè non la meritava! O almeno doveva strisciare e scusarsi per un anno!

Detto questo vi consiglio comunque di acquistare questo libro poiché adoro i libri con personaggi e trame atipiche, e adoro anche l’ambientazione Western (se non ci sono fuorilegge, quelli non mi piacciono, non so perché), e adoro Maggie Osborne, proprio per le sue trame fuori dalle solite righe, per le sue protagoniste femminili quasi sempre molto forti, e per il suo stile chiaro, scorrevole e piuttosto semplice come linguaggio. Non si perde in lunghe descrizioni, o in alti discorsi lirici, tende a parlare per azioni e i suoi personaggi sono spesso sanguigni e semplici. E’ un autrice semplice con i piedi per terra che crea personaggi con i piedi per terra, e non crea cattivi senza scrupoli che intralcino i piani dei buoni, non è mai tutto bianco o tutto nero con lei, anche chi agisce male ha le sue ragioni o cause per farlo, c’è molto della natura umana nei suoi libri, a volte esasperata o semplificata, ma le sue creazioni sono proprio umane in ogni senso della parola.

Inoltre c’è sempre ironia e simpatia nei suoi romanzi, in modo che il tono resti leggero o incoraggiante anche in momenti drammatici. Io senza ironia non vivrei, perciò adoro questo suo stile gaio ed irriverente a tratti, ma anche capace di approfondimento psicologico senza mai cadere nel melodrammatico.

Penso si capisca che mi piace questa autrice. E pensate, non scrive delle serie! Tutti i suoi libri sono romanzi singoli. Che brava donna.

Nel caso via abbia incuriosito sono lieta di potervi dire che diversi suoi libri sono già stati pubblicati in italiano nella collana i romanzi della Mondadori:

 

book cover of   The Wives of Bowie Stone
 
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Titolo: Rinascere all’amore

Titolo originale: The Wives of Bowie Stone

Trama: Kansas. Fine ottocento. Siamo nel West e Rosie Mulvehey è in difficoltà: la sua fattoria sta fallendo e le serve al più presto un aiuto. Così decide di salvare un uomo destinato all’impiccagione, appellandosi alla legge del Kansas che consente di riscattare un condannato a morte sposandolo. L’uomo su cui cade la scelta è Bowie Stone, un ex soldato di cavalleria dai trascorsi misteriosi, che accetta di darle una mano ma solo per una stagione, deciso poi a tornare alla sua vita. Non ha però messo in conto il sentimento che, contro ogni aspettativa, è destinato a nascere tra loro scombussolando i suoi progetti…

La mia opinione: La trama che c’è qui sopra è un poco fuorviante, così come il titolo italiano, mentre il titolo inglese era molto più esplicito: Le due mogli di Bowie Stone. Sì, perché colui che stava per essere impiccato, Stone, si ritrova con due mogli in quanto era già sposato quando Rosie lo sceglie, ma pur di non morire le tace la verità. Ora, sposato è una parola grossa in quanto in realtà la prima moglie di Stone non era sua moglie a tutti gli effetti…..ma non vi rivelo questo colpo di scena poiché è una delle belle parti del finale del libro, e non voglio rovinarvelo.

Fatto sta che le due mogli di Bowie sono al centro del libro. La prima moglie Susanna, che lo crede morto, si ritrova destituita e non in grado di mantenersi con un figlio a carico, così disperata, decide di diventare una sposa per corrispondenza, e risponde ad un annuncio su un giornale. Un avvocato di uno sperduto paesino del West cerca una moglie in gamba che sappia badare alla sua casa e sia in grado di supportarlo in tutto, quando si ritrova davanti Susanna è più che deluso, si vede subito che non ha mai lavorato un solo giorno nella sua vita e per di più ha un figlio con sé. Decide di non sposarla, lei è disperata e lui decide di darle una mano, trovandole un occupazione, potrà essere la nuova maestra del paese e così mantenersi da sola. E’ molto toccante vedere come Susanna che da sempre ha lasciato che gli uomini decidessero tutto per lei, inizi a prendere piano piano coraggio, e ha decidere per sé. E’ un percorso lento, come è giusto che sia, ma poi si rende conto che tutte le difficoltà che sta affrontando la stanno rendendo più forte e cosa ancora più importante, si rende conto che suo figlio è il suo tesoro. Prima lo affidava sempre alla sua tata e praticamente non lo conosceva, ma ora che ha solo lui e pensa a lui ogni minuto, lo ama talmente tanto che non capisce come facesse prima a fare a meno di lui. L’avvocato poi, che comunque è sempre stato attratto da Susanna perché è molto bella, ora la ammira anche per il suo carattere, vuole bene a suo figlio e inizia a corteggiarla seriamente quando accade…… ma non vi rivelo altro.

L’altra moglie di Bowie , Rosie , è un caso ancora più difficile. Si veste come un uomo, non si lava, impreca ed è sempre ubriaca. Bowie è perplesso da lei finché non la vede pulita e scopre che in realtà è bellissima e sceglie volutamente di nascondersi dietro sporcizia e abiti da uomo poiché ha subito per ben quattro anni molestie sessuali dal suo patrigno. La cosa l’ha segnata a tal punto che non riesce a resistere sobria e solo con il velo dell’ubriachezza riesce a sopravvivere, anche se non è certo vita la sua. L’unica cosa che desidera è vendetta contro il patrigno, ma lui è morto ormai prima che lei potesse ucciderlo e l’unico tipo di vendetta che può ottenere riuscendo a rendere proficua la tenuta che lui ha mandato in rovina. Per questo ha bisogno di Bowie.

Bowie a sua volta è un uomo abbastanza problematico di suo, e con lo spirito un pochino del martire. Ha sposato Susan per ragioni altruistiche, è stato congedato con disonore dall’esercito che era tutta la sua vita solo per essersi rifiutato di massacrare donne e bambini indiani, e poi è stato condannato a morte per un omicidio che ha commesso solo per autodifesa. Diciamo che è un pochino depresso e non ha molta voglia di vivere, anche se ha afferrato la possibilità di sopravvivere che gli ha dato Rosie. Si sente in debito e vuole aiutarla. Poi piano piano se ne innamora anche se cerca di non farlo. Rosie è così selvatica e così vulnerabile…e lui ha il temperamento giusto per farla uscire dal suo guscio, anche se non sarà facile. Ma una volta che lei l’amerà, l’amerà per sempre poiché Rosie non conosce mezze misure nella vita e Bowie invece ha altri doveri da rispettare verso Susanna e il figlio di lei…..

Questo è stato uno di quei romanzi in cui mi sono piaciuti sia i personaggi maschili che quelli femminili, e anche se ci sono due storie d’amore invece di una, l’autrice dedica ad entrambe il giusto spazio.

Come vedete c’è molta carne al fuoco nella trama e i personaggi sono molto ben costruiti e hanno tratti molto realistici. Già solo l’alcolismo di Rosie, una giovane donna, è qualcosa di molto atipico in un romance.

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book cover of   I Do, I Do, I Do

Titolo: MATRIMONIO PER TRE

Titolo originale: I Do, I Do, I Do (traduzione: Lo voglio, lo voglio, lo voglio)

Trama: America, Kansas e Wyoming, 1880 circa. Vuoi tu, Jean Jacques Villette, prendere la qui presente Zoe Wilder come tua legittima sposa?” Naturalmente sì. Lui è bellissimo e sembra amarla molto. Peccato che in realtà sia già sposato con Juliette March, e anche con Clara Klaus. Questo è ciò che scoprono le tre mogli, poco dopo le ultime nozze, quando l’affascinante sposo si è ormai dileguato con i loro soldi, forse in Alaska. Animate da propositi battaglieri, le tre donne non perdono tempo, si alleano per rintracciare il truffatore che le ha sposate tutt’e tre, allo scopo di tornare in possesso del loro denaro, ma lungo il viaggio le cose precipitano, specialmente per quei tre gentiluomini che hanno incontrato sulla strada…

La mia opinione: Molto carino e divertente, forse il più divertente fra i libri della Osborne che ho letto fino ad ora. E tenete conto che io non amo i libri con più punti di vista e in questo caso ne abbiamo tre, le tre spose, eppure mi è piaciuto. Sono tre donne molto diverse fra loro, eppure si troveranno unite specie dopo il viaggio, anche se all’inizio comprensibilmente non si stavano certo simpatiche e il lettore steso vede più i loro difetti che altro. Ma le avversità faranno emergere il meglio in loro e uscendo dal loro guscio (soprattutto Zoe) diverranno persone migliori e incontreranno tre uomini veramente degni di loro. Qui il marito truffatore non è un personaggio reale quanto una causa esterna che muove tutta l’azione, ma non ha quasi forma e alla fine la ricerca viene abbandonata poiché non conta più. Non è la meta che conta, ma il viaggio in questo caso.

Una delle cose che mi piacciono di Maggie Osborne è il fatto che non crea protagonisti piatti e perfetti, non sono bellissimi, bravissimi o coraggiosissimi, sono umani e hanno molti difetti, ma sono anche in grado di cambiare.

book cover of   Foxfire Bride
Romantico West

Titolo: Volpe di fuoco

Titolo originale: Foxfire Bride

Trama: Matthew Tanner ha un solo modo per salvare la vita del padre: portare una grossa somma di denaro a Denver attraverso le Montagne Rocciose. E per riuscirci ha bisogno di Fox, la migliore guida della zona. La ragazza accetta l’incarico, ma con un secondo fine: vendicarsi proprio del padre di Matthew. Nel loro viaggio, lungo e irto di pericoli, i due giovani si abbandonano alla passione. Ma basterà l’amore a fermare la vendetta?

La mia opinione: Fox è una delle classiche eroine mascoline della Osborne, si comporta come un maschio ed è diventata dura e cinica, ma non è altro che il risultato di un passato difficile. In questo caso è il personaggio di Fox che risolleva un romanzo dalla trama piuttosto classica, la vendetta che viene frenata dall’amore. Carino e godibile, ma ho preferito altri libri della Osborne personalmente, questo era un poco prevedibile nelle sue fasi.

book cover of   The Bride of Willow Creek
Romantico West

Titolo: TORNARE AD AMARSI

Titolo originale: The Bride of Willow Creek

Trama: Dopo essersi sposati e subito separati, Sam Holland e Angie Bartoli si incontrano nuovamente a Willow Creek, cittadina mineraria in Colorado. Sono trascorsi dieci anni dal loro matrimonio: da quando Sam è stato costretto dal suocero a partire in cerca di fortuna e Angie si è sentita tradita e abbandonata. Lei ora vuole il divorzio, per poter sposare il ricco e affidabile Greg. Ma in un mondo povero e genuino, Sam e Angie scopriranno che a Willow Creek il vero tesoro sono gli affetti.

La mia opinione: Qui è il punto di partenza ad essere un poco fiacco, ma poi il romanzo mi è piaciuto molto. E’ solo che il motivo della separazione tra Sam e Angie è veramente da romanzo. Cioè è il padre di lei che mente per separarli, quei due giovani si bevono tutte le sue frottole e si separano pur senza divorziare. A parte che il padre di lei, mi rientra nella categoria cattivi senza remore e perciò è un poco più piatto dei soliti personaggi della Osborne, ma poi c’è sempre la solita domanda che mi faccio quando mi capitano queste trame con separazioni di decine di anni tra due coniugi per un nonnulla. Ma parlarsi a quattrocchi no? Spiegarsi? Prima di dirsi addio per dieci anni, non sembrerebbe il caso di tentare di chiarire i nostri problemi? E poi, se decido di separami, magari, non è il caso di divorziare prima di risposarmi?

Invece Sam, si innamora di un’altra donna, ci fa un figlio , la seppellisce e tutto senza divorziare da Angie per poterla sposare….. E’ Angie che quando deve sposarsi, prima di farlo si decide ad andare da Sam per chiedergli finalmente il divorzio, e lì scopre che lui si era fatto un’latra famiglia senza divorziare.

Da questo punto in poi, passate queste premesse un po’ troppo ridicole e romanzate, il romanzo prende quota. Angie è costretta a passare del tempo con Sam e con suo figlio prima di vedersi firmare le carte e in questo periodo i due riscoprono tutte le ragioni per cui si erano sposati, e ne scoprono di nuove, poiché ora sono persone diverse e più adulte, nonché più ferite dagli eventi.

E’ questa parte del libro che mi è piaciuta e che vale la pena di leggere, e questi fatti giustamente vanno a formare la parte più cospicua del romanzo.

Tra le opere di Maggie Osborne già pubblicate nella collana I Romanzi ci sono anche i romanzi MAGIA DELLE ANTILLE ( Rage to Love ) e MATRIMONIO DI FUOCO ( Shotgun Wedding ), ma io ve li sconsiglio, non sono belli quanto gli altri romanzi della stessa autrice, perciò non ve li recensisco. Il primo è uno dei primi romanzi che scrisse e non l’ho nemmeno letto, il secondo l’ho letto e ne avrei pure fatto a meno, non è tra i suoi più riusciti (e c’è un fuorilegge nella trama….e sapete cosa penso riguardo le trame con fuorilegge western).

Naturalmente, poiché è un’autrice che mi piace molto ho letto anche alcuni suoi romanzi inediti in italiano:

book cover of   The Brides of Prairie Gold

Titolo: The Brides of Praire gold

Trama: Cody Snow non sa cosa l’abbia spinto ad accettare l’incarico di guidare una carovana di dodici spose per corrispondenza dal Missouri fino a Clampet Falls, Oregon, ma già prima di partire si è pentito di averlo fatto. Non solo dovrà sorbirsi le loro innumerevoli lamentele e proteggerle dai pericoli del viaggio, ma dovrà anche combattere contro l’attrazione che prova verso una di loro, Perrin Waverly, poiché lei è promessa ad un altro, e lui ha giurato a se stesso dopo la morte della moglie, che non si sarebbe mai più sposato.

La mia opinione: Il mio libro preferito di questa autrice al momento. Non li ho ancora letti tutti, ma sarà sicuramente ai primi posti, poiché mi è piaciuto un sacco, nonostante sia piuttosto corale. Che dire. Mi è piaciuto talmente tanto che ora sto leggendo tutti i romance che riesco a trovare con protagoniste spose per corrispondenza. Nel vecchio west vista la mancanza di donne alla frontiera e nei nuovi territori appena colonizzati, era usanza che gli uomini mettessero annunci sui giornali cercando moglie, e le donne, spinte dalle più varie ragioni potevano rispondere all’annuncio via lettera. Ne conseguiva una corrispondenza che spesso si concludeva con l’uomo che pagava il viaggio alla donna che lo raggiungeva e i due, pur non essendosi mai visti, si sposavano.

Ora, di solito, se una donna rispondeva ad un tale annuncio era perché aveva dei problemi a trovare marito in altro modo o non aveva altro modo di mantenersi.

In questo libro le dodici donne della carovana hanno avuto diversi motivi per decidere di affrontare un viaggio così duro e pericoloso: Perrin è vedova, non può mantenersi da sola e non vuole rimanere nel suo paesino dove la sua reputazione è a pezzi a causa di un suo errore di giudizio dovuto però alle sue circostanze. Le pesa andare a sposarsi lontano, non per il viaggio, ma per il fatto che gli uomini l’hanno sempre sfruttata o delusa e non crede che la cosa sarà diversa stavolta. Mem invece è una donna troppo indipendente, troppo alta e schietta per trovare marito nel suo paesino, e ha sempre sognato di vivere un’avventura, desidera ardentemente questo viaggio, e le spiace un poco che sua sorella, che dipende un po’ troppo da lei, abbia deciso di seguirla perché è rimasta vedova da poco. Hilda è una maestra troppo brutta per trovare marito in altro modo e abbastanza piena di coraggio tedesco per tirarsi indietro davanti a questa sfida. Sarah, vedova di un ufficiale, ha viaggiato al suo fianco per il mondo e sa cosa aspettarsi da questo viaggio, troppo avanti con gli anni, ormai trentenne se vuole marito deve andarselo a trovare e non ha certo remore a farlo. Augusta dopo gli sbagliati investimenti del padre e il suo suicidio non possiede più nulla al mondo se non l’orgoglio di quella che una volta era la famiglia più ricca della città e odia l’idea di questo viaggio, ma non ha altra scelta. Jane, figlia di un pastore si unisca alla carovana per non viaggiare sola verso il suo promesso sposo che conosce già bene e che l’aspetta. Alice è in fuga sotto falso nome da un marito troppo manesco. Thea, una dotata disegnatrice, timida e riservata, spera in un nuovo inizio. Cora, una povera serva illetterata non ha altre prospettive. Winnie è assuefatta all’oppio e i genitori sperano che allontanarla dal paese potrà aiutarla, mentre Ona nasconde un segreto ancora più oscuro.

Il viaggio viene descritto non con troppi tediosi particolari, ma con la giusta accuratezza. Le difficoltà grandi e piccole, i problemi su come e dove occuparsi dei propri bisogni, la polvere, la sporcizia, la stanchezza la malattia, eppure è tutto parte di uno sfondo pittoresco e verosimile a una storia romantica e avvincente. In particolare, oltre alla storia principale tra Perrin e Cody. Assistiamo al triangolo amoroso tra Webb, la guida indiana della carovana (che in realtà è solo per metà indiano ed è unico erede maschio di Lord Albany, Un ricco Duca inglese), Augusta bellissima, ma arrogante e razzista, e Mem, non bella, ma atletica, dolce coraggiosa e sopra ogni cosa amichevole, leale e curiosa. Webb all’inizio è attratto dall’incredibile bellezza di Augusta, ma quando lei lo respinge perché mezzo indiano, per fortuna si accorgerà di Mem…..Ora queste poche parole non vi rendono l’idea della loro storia che è davvero molto dolce ed è la parte del libro che ho amato di più, ma fidatevi se vi dico che vale veramente davvero la pena di leggere questo romanzo. Poiché oltre a tutto ciò che vi ho già detto contiene anche un mistero da risolvere……

book cover of   A Stranger's Wife

Titolo: A stranger’s wife

Trama: Colorado Territory, fine Ottocento. Lily Dale non è una signora, infatti ha passato gli ultimi cinque anni in prigione per colpa di un uomo. I maschi sono stati sempre la fonte di tutti I suoi problemi, e anche quando viene inaspettatamente liberata e il suo unico desiderio sarebbe quello di riunirsi alla figlia di sei anni che praticamente non conosce, si ritrova invece a dover rendere il favore a chi l’ha fatta uscire di prigione: un uomo di nome Kazinsky che vuole che lei impersoni Marian Westin a cui assomiglia in modo impresssionante. Marian altri non era che la moglie del candidato governatore del Colorado, Quinn Westin, prima di scomparire misteriosamente. Costretta a cooperare con i due uomini suo malgrado Lily inizia a calarsi nella parte e sia lei che Quinn npn devono certo fingere l’attrazione che li lega e cresce sempre di più…..Eppure il loro è un accordo temporaneo e dietro a tutte queste menzoge giace una domanda importante: Che fine ha fatto la vera Marian?

La mia opinione: questo libro ricorda un poco il film Rebecca la prima moglie. Lily è la protagonista ma il fantasma dell’altra, Marian, della sua sosia, permea ogni pagina del libro, lei è la causa che fa iniziare la storia e lei la farà concludere. Non so, questo non mi è piaciuto molto, avrei voluto che il mistero si svelasse prima in modo che Lily e Quinn liberi da altri potessero decidere per se stessi invece sono sempre in balia degli altri, delle circostance del loro orgoglio e tacciono tante cose…se solo parlassero tutto si risolverebbe subito……Il libro mi è comunque piaciuto, ma meno di altri di questa autrice. Parte bene, poi si perde un poco via per strada.

The Promise of Jenny Jones

Titolo: The promise of Jenny Jones

Trama: Jenny non ricorda un momento della sua vita in cui sia stata in pace. Ogni attimo della sua esistenza è stato una lotta continua per la sopravvivenza, una lotta che sta infine per perdere poichè sta per vedere eseguita la sua condanna a morte. La salvezza però avviene miracolosamente grazie ad una donna che è disposta a prendere il suo posto e morire in sua vece pur di salvare la sua bambina. Malata e disperata la la donna non ha comunque futuro e morire davanti ad un plotone le risparmierà una lenta agonia, sarà felice di salvare Jenny se lei prometterà di salvare sua figlia conduncendola in salvo fino in California dai suoi parenti. Jenny acetta e anche se all’inizio il rapporto con la bambina di sei anni non sarà facile, lei è una donna piena di risorse forte e veloce quanto un uomo e altrettanto abile anche con la pistola, capacità che le saranno molto utili dal m omento che i cugini della bambina le inseguono poichè la vogliono morta. Un aiuto le giungerà inaspettato da un cowboy incontrato per caso, Ty Sanders, e anche se i due non lo sanno entrambi hanno la stessa missione.

La mia opinione: Bello, adrenalinico e fuori dalle righe per un romance, proprio come piace a me. Un vero e proprio western, potrebbe esserne tratto un film, ha tutti gli elementi, solo che l’eroe del film sarebbe una donna finalmente. Un pistolero donna che salva la bambina e contemporaneamente conquista pure il cuore di un rude cowboy. Bello. C’è il giusto mix di contrasto tra I due protagonisti, non è certo amore a prima o seconda vista ed è giusto sia così. Due solitari che si incontrano in un avventura che li unisce per un certo tempo, costringendoli a passare tempo assieme piano piano l’ammirazione per le abilità (simili alle proprie e anche diverse) dell’altro, si trasforma in affetto e poi amore…..il tutto natiralmente deve andare a ritmo serratao visto che sono costantemente in fuga e bè Jenny è talmente gnerosa in tutto ciò che fa nonostante non vuole lo si noti che è impossibile non ammirarla…..

Allora che ne pensate di questa autrice? Vi attira? A me piace molto e piano piano voglio riuscire a leggere tutti i suoi libri. A tratti mi ricorda Pamela Morsi, ma è un tantino migliore e più complicata in alcuni tratti, le sue trame  sono più elaborate e atipiche e io adoro le cose fuori dal comune, così come le protagoniste di Romance imperfette.

Credo si possa dire senza dubbio che Maggie Osborne  ha contribuito pesantemente al genere Plain Jane che tratto nella mia rubrica omonima. Quasi tutte le sue eroine sono fuori dal comune, e molte sono imperfette e per niente bele. Una cosa hanno tutte in comune: sono tutte forti, anche se alcune non lo sanno all’inizio dei suoi libri.

Io vi consiglio veramente caldamente di legger i suoi romanzi, poi fatemi sapere se vi ho bene consigliato, mi raccomando.


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