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Romanzo di una strage

Da Newmoon35 @si
ROMANZO DI UNA STRAGE
Trama: il racconto del dramma di Piazza Fontana, dall'attentato del 12 dicembre 1969 fino all'omicidio del commissario Luigi Calabresi.
Venerdì 30 marzo, primo giorno di uscita del film. Sala semi- vuota, il pubblico pare accorrere in massa verso argomenti più leggeri. Se sia giusto o sbagliato non lo so, sicuramente è pericoloso; perchè senza il supporto degli spettatori, ma mi auguro di essere clamorosamente smentita nei prossimi giorni, si rischia di affossare la realizzazione di film di rilievo, rientranti in quel cinema "di denuncia" che in Italia  annovera ottimi prodotti, tra cui questo "Romanzo di una strage".
"L'incendio di una fattoria è una tragedia, la rovina della patria solo una frase".In questo suo ultimo film, Marco Tullio Giordana sceglie di raccontare una delle pagine più oscure della recente storia italiana, quella dell'attentato di Piazza Fontana, 43 anni dopo ancora senza colpevoli.ROMANZO DI UNA STRAGEAttraverso una ricostruzione storica molto accurata, Giordana ci parla di un paese attraversato dagli scontri di piazza, l'anno era il 1969, dei movimenti anarchici contrapposti a quelli neofascisti e di tutti quei "personaggi oscuri" che favorirono la ragion di stato alla ricerca della verità. Il risultato è un film indubbiamente cupo, ma decisamente interessante e che ha il pregio di far riflettere lo spettatore.Cinematograficamente parlando siamo di fronte ad una pellicola  di forte rilievo, secca, rigorosa, il cui scopo,nonostante quello che ci si vuole far credere in questi giorni, non è certamente quello di cercare polemica e scandalo, ma quello di mantenere viva la memoria su una delle tante pagine cupe della nostra storia recente, tendenzialmente, soprattutto da parte dei giovani, poco conosciuta ed approfondita.ROMANZO DI UNA STRAGEGiordana, suddividendo il film in piccoli capitoli, può risultare un pochino didascalico, ma complessivamente i fatti vengono esposti in maniera chiara ed allo spettatore sono forniti tutti gli elementi per appassionarsi al loro svolgimento, capire ed indignarsi.La bella sceneggiatura di Rulli e Petraglia pone poi grande attenzione ai caratteri dei personaggi, con particolare rilievo nei confronti di quelle che sono state, probabilmente, le altre due vittime di Piazza Fontana; l'anarchico  Pinelli (Pierfrancesco Favino), il perfetto capro espiratorio, sul cui presunto suicidio gravano parecchie ombre, ed il commissario Calabresi (Valerio Mastrandrea) prima diffamato poi ucciso perchè, secondo la tesi del film, arrivato troppo vicino alla verità.Personalmente la preferenza va ad un grandissimo Favino, ormai una incrollabile certezza del nostro cinema, ma entrambi gli attori, alle prese con ruoli potenzialmente scomodi, regalano due interpretazioni di grande spessore.Con "Romanzo di una strage" siamo di fronte quindi ad un film forse non perfetto ma culturalmente importane, sicuramente da vedere e far vedere, sarebbe cosa buona proiettarlo nelle scuole, che riconcilia con un cinema italiano ormai dato per spacciato.

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