Romario-choc: "Messi è autistico !", ecco la sindrome del successo- Una notizia che lascia tutti a bocca aperta, decisamente. A lanciare la "bomba" è Romario, l'ex calciatore brasiliano, tramite Twitter, ormai mezzo di informazione sempre più in voga.
Romario ha inaspettatamente svelato con un Tweet l'autismo di Messi e la malattia dalla quale è affetto: "la sindrome di Arsperger". A rendere ancor più clamorosa la notizia è che sia proprio la suddetta malattia ad aver reso la "Pulce" un fuoriclasse, un campione di primissimo livello.
La sindrome di Arsperger è infatti una forma di autismo che aiuta a focalizzare e concentrarsi in una determinata azione o interesse, nel caso di Messi, giocare a calcio. Questo spiegherebbe lo sguardo, a volte, perso nel vuoto del numero 10 blaugrana, il suo portamento goffo e la sua difficoltà nel presentarsi davanti ai microfoni per rilasciare interviste.
Il pluricampione argentino però è soltanto uno dei casi illustri affetti da questa malattia. Come spiega ancora Romario, infatti, anche Albert Einstein e Isaac Newton ne erano affetti. Persone assolutamente non banali, due geni della fisica e due pilastri della storia dell'umanità, che hanno di fatto rivoluzionato il mondo.
Ma andiamo a scoprire meglio e con più attenzione questa forma di autismo così affascinante, che sembra paradossalmente essere una "sindrome del successo" :
La sindrome di Arsperger è stata scoperta nel 1981 da Lorna Wing, una psichiatra inglese che però attribuì alla sua tesi il nome di un suo collega austriaco, Hans Arsperger appunto, per aver portato avanti degli studi su questa tipologia di defezione mentale, studi però mai riconosciutugli.
La sindrome si manifesta con disturbi nelle relazioni sociali, che possono sfociare addirittura in fobie nei confronti della società e del mondo esterno. E' tuttavia causa di una straordinaria concentrazione in una ristrettissima cerchia di interessi. La malattia è inoltre una forma di autismo che però si differenzia dalle altre per la sua non compromissione dello sviluppo del linguaggio o dell'apprendimento.
Infine, la sindrome può essere causa di ansia, depressione o disturbi ossessivi-compulsivi, il più delle volte annessi alle difficoltà di integrazioni sociali.
Paolo Mormile