Roma il morto è una persona conosciuta, nel quartiere. I botti sono stati letali, qualcuno ha pensato si trattasse di un terremoto, altri di un’azione di guerra. intanto al primo piano di via Gigliotti sono ben visibili i segni dello scoppio: sul balcone dell’appartamento sono accatastati oggetti anneriti dalle fiamme. Il quartiere San Basilio seppure mezzo addormentato è spaventato, qualcuno ad un cronista Ansa dichiara: ”Ero a letto e il letto si e’ mosso, sembrava il terremoto. Ho sentito un boato tremendo, poi gente che urlava, poi le ambulanze”. ”E’ una famiglia di gente perbene – . Ho sentito che il marito e’ morto, e’ una brava persona, hanno due bambini. I botti? Non so niente, qui tutti sparano a Capodanno”. Due volanti della polizia sono arrivati stamani in via Gigliotti per un breve sopralluogo. La zona di fronte al palazzo dell’esplosione e’ delimitata dal nastro di plastica dei vigili del fuoco. Il quartiere si sta appena risvegliando e in giro si vedono pochissime persone.
L’uomo è ufficialmente morto, ma la bambina di 4 anni colpita dall’esplosione lotta tra la vita e la morte.
Il tremendo boato e la successiva tragedia si e’ consumato intorno alla mezzanotte quando l’uomo, avrebbe tentato di accendere un petardo all’interno per poi affacciarsi al balcone: l’esplosione anticipata avrebbe provocato una sorta di effetto a catena, innescando l’esplosione dagli altri botti presenti in casa (“una quantita’ considerevole”, ammettono gli investigatori).
Nell’appartamento c’erano non meno di una quindicina di persone: oltre alla bimba di 4 anni, ricoverata al “Bambino Gesu’” con ustioni su tutto il corpo, sono rimasti feriti in modo abbastanza serio (soccorso in “codice rosso” al Pertini) un bimbo di 12 anni e in modo fortunatamente lieve una bimba di appena 9 mesi, una 50enne e tre uomini rispettivamente di 47, 28 e 17 anni.