
In una chiesa abbandonata a via di Ripetta



Tra puzza d'urina, degrado urbano e scorci fotografici sempre a Via di Ripetta.
Ombre (peccato ci sia anche la mia)

Un negozio di libri antichi a via Tomacelli, tra l'Ara Pacis
Poco dopo Italia-Scozia (che abbiamo vinto!!)
Nella chiesa di San Luigi dei Francesi, piccolo capolavoro poco conosciuto dai Romani e molto di più dai turisti.






Nella chiesa si trova anche un ciclo di tre opere di Caravaggio, nella stessa cappella, forse tra le sue più belle, dedicate a San Matteo. Questa qua sopra è l'ispirazione di San Matteo, cioè un angelo che detta al santo il Vangelo. Qua sotto, sulla destra per chi guarda la cappella, il martirio del santo, colto nel momento preciso in cui sta per essere ucciso: vediamo un angelo che scende e porge a Matteo la palma del martirio, e poi una scena agitata, convulsa. Vediamo anche la faccia di Caravaggio che fa capolino dietro a una colonna, all'altezza della spalla del carnefice.

Questa è la Vocazione, il mio preferito. Una luce radente da sinistra entra e illumina Matteo, che era un esattore delle tasse. La luce guida lo sguardo e crea un forte effetto di chiaroscuro, le espressioni stupite sono incredibilmente realistiche. Il Santo indica se stesso, meravigliato, alcuni, non colpiti dalla luce divina, si nascondono, come per significare vergogna o disinteresse. Tutti i quadri hanno un forte realismo, sembrano rappresentare scene della Roma più bassa e pericolosa del tempo. Caravaggio sembra aver preso lezione dai quadri di Leonardo: rappresenta bene le emozioni dei suoi personaggi, anche attraverso la gestualità, e si ispira a gente comune: non vuole un'astrazione nei suoi quadri. Il tutto, però, è rinforzato da uno spirito barocco, teatrale ed esasperato. Almeno, questo è quello che penso io. Non avendolo ancora studiato a storia dell'arte, potrei anche dire un sacco di cazzate! :)






