Romeo e Giulietta
Creato il 20 maggio 2012 da Italiabenetti
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ROMEO E GIULIETTA
Roméo et Juliette (Romeo e Giulietta) è un'opera in cinque
atti di Charles Gounod su libretto in francese di Jules Barbier e Michel Carré,
tratto da Romeo e Giulietta di William Shakespeare.
Questa romanza narra le vicende di due famiglie in contrasto
tra loro: i Montecchi e i Capuleti e la
storia d’ amore tra due ragazzi di queste famiglie: Romeo e Giulietta.
Romeo e Giulietta dopo essersi dichiarati reciprocamente il
loro eterno amore si uniscono segretamente in
matrimonio.
Lo stesso giorno, Romeo si trova coinvolto in una rissa e,
furibondo per l’uccisione di un suo amico, uccide a sua volta Tebaldo, cugino
di Giulietta.
Scoperto, viene esiliato da Verona e deve fuggire a Mantova.
Intanto Giulietta è costretta a sposare un gentiluomo di
nome Paride, ma per evitare le nozze forzate beve un narcotico che la fa
sembrare morta per 40 ore.
Frate Lorenzo da ordine di portare a Romeo la notizia per
fuggire insieme a Giulietta, ma il messaggero non arriva da Romeo, il quale
crede che la sua amata sia veramente
morta.
Romeo, colpito dal dolore, si reca al sepolcro di lei e beve
un potente veleno che lo fa morire accanto alla sua sposa segreta.
Finito l’incantesimo, Giulietta si sveglia e, compreso l’
accaduto, si trafigge con un pugnale.
I Personaggi principali
Juliette
Stéphano
Gertrude
Roméo
Tybalt
Benvolio
Mercutio
Pâris
Grégorio
Capulet
Frère Laurent
Le duc de Vérone
ATTO PRIMO
Nel palazzo dei nobili Capuleti (Capulets) a Verona si tiene
una festa in maschera. Tra gli invitati si aggirano Tebaldo (Tybalt), cugino di
Giulietta (Juliette), e Paride (Pâris), promesso sposo della fanciulla. Giunge
il padrone di casa, che presenta la figlia Giulietta ai suoi ospiti. Arriva
alla festa in incognito un altro gruppo di giovani: tra essi vi è Romeo
(Roméo), della famiglia rivale dei Montecchi (Montaigus), e il suo amico
Mercuzio (Mercutio). Romeo, oppresso da tristi sogni premonitori, è incerto se
rimanere in quel luogo pericoloso. Mercuzio lo deride garbatamente e gli
ricorda la natura fallace e menzognera di Mab, regina dei sogni. Appena vede
Giulietta, Romeo se ne innamora perdutamente. La nutrice Geltrude (Gertrude)
vanta a Giulietta le doti di Paride, ma la giovane non si sente pronta per il
matrimonio e teme di soffrire per amore. Rimasto solo con lei, Romeo le
manifesta la sua intensa emozione, ma la sua identità è scoperta da Tebaldo.
Romeo si allontana trascinato da Mercuzio mentre il padre di Giulietta placa
Tebaldo ed esorta i suoi invitati a continuare le danze.
ATTO SECONDO
È notte. Aiutato dal paggio Stefano (Stéphano), Romeo si
introduce furtivamente nel giardino dei Capuleti, contempla la finestra
illuminata della camera di Juliette e loda la bellezza dell’amata: Giulietta
appare al balcone e gli confessa di ricambiarlo. Il loro incontro è interrotto
da Grégorio e altri valletti dei Capuleti che sospettano la presenza di un
intruso. Geltrude depista i servitori. I due innamorati riprendono il loro
colloquio amoroso e si giurano reciprocamente amore eterno. Romeo se ne va,
augurando dolcemente la buona notte all’amata.
ATTO TERZO
Quadro primo
Romeo si reca da fra Lorenzo (frère Laurent), seguito da
Juliette con la nutrice Geltrude: i due giovani chiedono di sposarsi. Il
religioso accetta, nella speranza che il loro amore possa spegnere antichi
astii familiari. Celebrata la cerimonia, Giulietta si allontana con la nutrice,
in attesa di rivedere l’amato la sera stessa.
Quadro secondo
Nella strada di fronte alla dimora dei Capuleti, il paggio
di Romeo, Stefano, sta cercando il suo padrone, e racconta la storia di una
tortorella che presto scapperà dal nido per amore. Questa chiara allusione alla
vicenda di Giulietta provoca la collera dei Capuleti. Grégorio, in compagnia di
altri valletti, sfida a duello Stefano. Mercuzio interviene per dare man forte
al paggio, e a quel punto anche Tebaldo si aggiunge alla mischia. Giunto sul
luogo della rissa, Roméo cerca di ristabilire la pace, ispirato dall’amore e
incurante delle accuse di viltà che gli vengono mosse dai Capuleti. Tuttavia le
sue esortazioni restano senza esito: Tebaldo uccide Mercuzio e allora anche
Romeo reagisce e trafigge Tebaldo che, in punto di morte, chiede al padre di
Giulietta di affrettare il matrimonio con Paride. Il duca di Verona, che ha
assistito alla parte finale della contesa, prende atto del dissidio incolmabile
che divide le famiglie, ed esilia Romeo da Verona, intimandogli di abbandonare
la città entro la sera stessa.
ATTO QUARTO
Quadro primo. È notte. Nella stanza di Giulietta la
fanciulla perdona Romeo per l’uccisione del cugino, che egli ha colpito per
legittima difesa. I due giovani si salutano: allo spuntare del giorno Romeo
deve lasciare Verona. Rimasta sola, Giulietta si fa forza per affrontare la
prova.
Quadro secondo. Subito dopo la partenza di Romeo giunge
Capuleti con fra Lorenzo per organizzare le nozze di Giulietta e Paride.
Rimasti soli, il religioso comunica alla sua protetta il suo piano: deve bere
un narcotico da lui preparato, così tutti la riterranno morta e il giorno
successivo, al suo risveglio, potrà fuggire con Romeo. La fanciulla si affida
al suggerimento e ingerisce la pozione.
La cerimonia nuziale ha inizio, ma Giulietta viene meno, tra
lo sgomento generale.
ATTO QUINTO
Poiché nessuno ha potuto avvisare Romeo dello stratagemma,
il giovane crede che Giulietta sia effettivamente morta. Giunge alla cripta
dove sono sepolti i Capuleti e in preda alla disperazione, alla vista
dell’amata esanime eppure bellissima, beve un veleno mortale poco prima che lei
si risvegli.
I due giovani fanno in tempo a riconoscersi e a dichiararsi
reciprocamente il loro amore eterno, poi Giulietta si uccide con un pugnale per
essere per sempre unita a Romeo.
IL LIBRETTO DELL’OPERA
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