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Romeo e Giulietta a teatro

Creato il 01 marzo 2011 da Phoebes

Romeo e Giulietta a teatro

di William Shakespeare

Voto: 7 e 1/2 (su 10)

Romeo e Giulietta a teatro

Le gioie violente hanno fine violenta.
Padre Lorenzo

E finalmente sono andata a vedere il tanto atteso drammone shakespeariano!!!!!!
Inutile dire che è bello bello bello come sempre il teatro sa essere, ancora di più quando è tratto dallo zio Bill. Anche in questa versione modernizzata ha saputo infatti affascinarmi ed emozionarmi considerevolmente, tanto che le innovazioni nei costumi e nella scenografia sono tra le cose che mi sono rimaste più impresse! Ho adorato in fatti i costumi: niente calzamaglie e gonne multistrato, ma jeans, gonnelline, giacche, cappelli a cilindro, occhiali da sole… il tutto però sempre condito di spade! Perché un duello all’arma bianca ha sempre il suo (grande!) fascino!!! :) E come non citare Padre Lorenzo con la T-shirt degli Iron Maiden! :)
Belle le scenografie, in particolare la semplicità della scena del balcone, in cui viene portata in scena una ringhiera, e Giulietta si affaccia immaginando giù il suo Romeo che in realtà è lì a fianco e guarda in alto per parlare con lei. Divertente la festa a casa Capuleti, con quei costumi eccessivi, le palme illuminate, e il trenino finale… ;)
Bravi come sempre gli attori, fantastici nelle scene divertenti, ed estremamente coinvolgenti in quelle drammatiche. Scamarcio è stata una conferma, avendolo già apprezzato al cinema in Mine Vaganti, e mi è piaciuta in particolar modo la spontaneità un po’ sciocca condivisa con la Özdoǧan nelle scene dei primi palpiti d’amore. Un applauso particolare va però, per quanto mi riguarda, ad Andrea Di Casa (Mercuzio): sicuramente l’interpretazione che mi è piaciuta di più! :D

Visti tutti questi bei complimenti, può forse parere strano un voto così “basso”, considerato che di solito stravedo per ogni rappresentazione teatrale, ancor di più se è Shakespeare! Perché allora un “misero” 7 e 1/2? Bè, perché mai come questa volta ho delle critiche da fare.
L’ambientazione modernizzata a me è piaciuta moltissimo, e ho apprezzato anche le varie trovate divertenti per stemperare un po’ la drammaticità della tragedia, però in alcuni momenti le ho trovate fuori luogo: insomma, a me piace ridere, ma se un momento è tragico e doloroso, tale deve essere, la ricerca della risata in quel frangente appare forzata e di cattivo gusto. E sempre di cattivo gusto ho trovato un ricorso troppo frequente alla battuta volgare. E’ vero che anche il Bardo non lesina in quanto a sconcezze, ma anche qui, come per la parti comiche, ho trovato che a tratti abbiano un po’ esagerato.
Altra critica che ho da fare è per Giulietta. Niente da ridire sulla sua interpretazione dell’attrice, però quando ho letto il suo nome (Deniz Özdoǧan) che la palesa come straniera, mi sono chiesta: si noterà anche da come parla? E se sì, che effetto avrà sulla rappresentazione? Mi spiace dire che l’effetto è stato brutto. Per carità, la Özdoǧan parla un italiano corretto, senza errori di pronuncia, ma l’accento straniero (che nella mia ignoranza non avevo riconosciuto come turco, ma l’avevo attribuito all’Europa dell’est) si sente parecchio e stona, stona terribilmente con tutto il resto, rendendo il suo personaggio meno “vero”.
Ultima critica: lo spettacolo è durato circa tre ore, e per la prima volta devo dire che le ho sentite, non mi è volato come al solito, quindi forse avrei preferito magari qualche taglio a qualche scena meno importante, per snellire un po’ il tutto.

Nonostante tutte queste critiche, comunque, il giudizio è senz’altro positivo, e a conti fatti non posso proprio dire di essere rimasta delusa, l’emozione è stata tanta, e più di una volta mi sono scoperta in volto (con un certo imbarazzo devo dire!!!) un’espressione addolorata tanta era l’immedesimazione!!!!
In più, finalmente mi sono decisa a realizzare un desiderio che avevo già dalla mia prima sortita l’anno scorso all’Eliseo: ho comprato la T-shirt con la scritta “Rinuncio a tutto – Non al teatro”!!! :D Bellissima!!!

Informazioni sulla tragedia

Titolo: Romeo e Giulietta
Autore: William Shakespeare
Traduzione e adattamento: Fausto Paradivino e Valerio Binasco
Regia: Valerio Binasco

Romeo: Riccardo Scamarcio
Giulietta: Deniz Özdoǧan
Capuleti: Antonio Zavatteri
Padre Lorenzo: Filippo Dini
Montecchi/Pietro: Fabrizio Contri
Balia di Giulietta: Milvia Marigliano
Mercuzio: Andrea Di Casa
Donna Capuleti: Lisa Galantini
Padre Giovanni/Cugino Capuleti: Simone Luglio
Tebaldo: Gianmaria Martini
Benvolio: Fulvio Pepe
Escalo/Voce Narratore: Giampiero Rappa
Donna Montecchi: Nicoletta Robello
Paride: Roberto Turchetta

Scene: Carlo De Marino
Costumi: Sandra Cardini
Musica: Arturo Annecchino
Luci: Pasquale Mari
regista collaboratore: Nicoletta Robello

Teatro: Eliseo (link)

COMMENTO AL LIBRO


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