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Romizzi replica alle dichiarazioni dell’Assessore al Personale del comune di Perugia sugli apicali da tagliare

Creato il 10 dicembre 2011 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

L’Assessore al Personale del Comune di Perugia, in una recente intervista, ha annunciato la mannaia sugli apicali: “ora tagliamo i dirigenti che sono troppi”. Infatti il Decreto Legislativo 27 ottobre 2009 n. 150 in materia di “ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”, il cosiddetto “Decreto Brunetta”, stabilisce che gli incarichi dirigenziali a tempo determinato negli Enti Locali possono essere conferiti entro limiti percentuali definiti sulla dotazione organica. Sulla presente questione ricordiamo che il Comune di Perugia, con una popolazione pari a 165.000 abitanti, si avvaleva di un numero spropositato di Dirigenti, oltre 50, registrando tra l’altro un rapporto dirigenti/popolazione tra i più elevati nella nostra penisola. La sorpresa arriva, però, quando l’Assessore rassicura che “non manderà a casa nessuno” e che è aperta la possibilità di “prestare i dirigenti interessati dai tagli all’esterno”. In merito una precisazione è d’obbligo: nessun dirigente verrà mandato a casa; sono tutti funzionari a tempo indeterminato ed inquadrati nelle fasce più alte. Rileviamo, quindi, la inopportunità delle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore con le quali sembrerebbe volersi dire “difendiamo i privilegi degli apicali”, conservando comunque il loro status in altra sede. La prospettazione del trasferimento dei quadri interessati in altri comuni, risulterebbe, comunque, difficilmente praticabile stante i medesimi obblighi di legge a cui tutte le amministrazioni sono soggette. Ci preme, infine, chiudere con una breve chiosa. Mai si è registrata una simile premura per le centinaia di “semplici” dipendenti, con ben altri stipendi, le cui legittime istanze, in più occasioni rivolte all’Amministrazione, sono sempre state rimandate perentoriamente al mittente; citiamo a titolo esemplificativo la vicenda recentissima delle progressioni orizzontali. Ebbene, in una congiuntura economica così drammatica per tutti anche l’Amministrazione perugina dovrebbe operare attenendosi più che mai a principi di economicità ma anche di equità e non solo nei confronti del cittadino contribuente, ma anche nei confronti dei dipendenti, con particolare riferimento al trattamento economico agli stessi corrisposto.

Andrea Romizi – Consigliere Comunale PDL

nota di redazione: Avviene spesso nel mondo del calcio che campioni in esubero e con ricchi contratti vengano prestati o addirittura regalati ad altre squadre per abbassare il monte ingaggi e quindi sanare i bilanci. Succederà cosi anche nelle amministrazioni pubbliche? Ci piace ricordare però, che nel calcio esiste anche la norma della rescissione consensuale gratuita dei contratti, potrebbe essere usata anche negli enti pubblici? Visto che questi dirigenti sono cosi bravi,  siamo certi che non tarderebbero a trovare un lavoro adeguato alle loro professionalità.



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