Quella di offrire l’agibilità di alcuni prefabbricati di legno siti a Casenove e a Belfiore di Foligno, residuati della ricostruzione post sismica, non è una soluzione idonea e neppure condivisibile.
Con questa soluzione si fa un torto ai migranti vietandone l’integrazione e confinandoli in prefabbricati ma anche ai cittadini di quelle frazioni che in un ambito ristretto dovranno convivere con i migranti provenienti da altri paesi e con necessità e abitudini assai diverse.
A Foligno vi sarebbero molte altre soluzioni meno sciatte, più propositive e meno affrettate.
Il problema vero è che è necessario dimostrare capacità di accoglienza e però anche rispetto per i residenti.