In Umbria è necessario organizzare un centro di identificazione ed espulsione (CIE). Una regione di importante transito ma anche di permanenza di un alto numero di immigrati clandestini, necessita di un CIE che rappresenterebbe anche un fondamentale caposaldo per la sicurezza dei cittadini.
D’altra parte i CIE furono immaginati come centri a localizzazione regionale e, se fondamentali nelle regioni a maggiore incidenza di immigrazione clandestina, altrettanto importanti per quelle di transito.
Se interessante l’iniziativa dei trasferimenti coatti di alcuni immigrati clandestini, questa non può che assumere un significato emblematico essendo la soluzione quella della istituzione in Umbria di un CIE. D’altra parte un Cie è anche auspicato da importanti responsabili regionali per la sicurezza pubblica rappresentando un fondamentale presidio di legalità.
La parte politica non può più sottrarsi dalle proprie responsabilità e neppure ignorare una problema che sta scuotendo e rendendo drammaticamente insicure le nostre città.
L’Umbria ha necessità di un certo numero di immigrarti regolari che per altro vengono ben accolti e sempre integrati ma la permissività verso i clandestini non può essere più accettata soprattutto per garantire una civile e sicure convivenza.
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