Ronin – Adagio Furioso

Creato il 02 dicembre 2014 da Iyezine @iyezine
Ronin di Bruno Dorella ritornano a far parlare di sé e, anche se la formazione è completamente cambiata (ora ne fanno parte Cristian Naldi, Diego Pasini e Matteo Sideri), i suoni e le idee continuano a non mancare. Il nuovo disco, Adagio Furioso, pubblicato per Santeria Records e Tannen Records, si sviluppa su nove capitoli che, pur affondando sempre le radici in un post rock arido e desertico, lasciano intravedere svariati nuovi percorsi da seguire.Il fascino irresistibile della sinuosa La Cinese, tra chitarre in primo piano, percussioni composte, archi sognanti e lievi venature di nero, cresce e trascina con i suoi contrasti fra vuoti e pieni (soprattutto nel finale), mentre le pianure desertiche e polverose di Ravenna, nascondendo tra le righe una leggera passione per gli anni '70, aprono al veloce e intenso conquistare della squillante e incalzante Gilgamesh (accenni mediorientali, flauto a colpire al cuore, ritornelli energici). Il lento crescere di Caligula, fondato sul lento ribollire di batteria e note di chitarra, tiene con il fiato sospeso, fino a sciogliersi nella parte conclusiva e nel morbido pop dell'avvolgente Far Out (alla voce c'è Francesca Amati dei Comaneci). Adagio Furioso, invece, dimostrandosi allo stesso tempo serena e nervosa, intriga con i suoi cambi di umore e di energia, lasciando che a seguire sia il vivace procedere di Catfish (impreziosita dalle bizzarre ritmiche nella parte conclusiva) e al sermone esagitato di Preacher Man. Ex, infine, partendo piuttosto tranquilla e serena, cambia completamente volto nella seconda parte, chiudendo il disco fra incredibile energia, velocità e fragore.Il quinto capitolo dei Ronin, pur mantenendo il classico sound della band, riesce a reinventarsi ancora una volta e a mostrare volti nuovi della stessa medaglia. Si passa dalle lievi influenze rock in stile anni '70 agli ampi arrangiamenti da colonna sonora, dal pop delicato agli sfoghi al limite del noise. Un disco vario e corposo che conquista fin dal primo momento. Assolutamente una delle formazioni più importanti in Italia degli ultimi anni.Tracklist: 01. La Cinese 02. Ravenna 03. Gilgamesh 04. Caligula 05. Far Out 06. Adagio Furioso 07. Catfish 08. Preacher Man 09. ExLine-up: Bruno Dorella Cristian Naldi Diego Pasini Matteo SideriRONIN - Facebook " itemprop="reviewbody" />

Recensione

  • Etichetta: Santeria Records / Tannen Records
  • Anno: 2014
&appId;&version; Tweet

Due anni dopo l’ottimo “Fenice” i Ronin di Bruno Dorella ritornano a far parlare di sé e, anche se la formazione è completamente cambiata (ora ne fanno parte Cristian Naldi, Diego Pasini e Matteo Sideri), i suoni e le idee continuano a non mancare. Il nuovo disco, Adagio Furioso, pubblicato per Santeria Records e Tannen Records, si sviluppa su nove capitoli che, pur affondando sempre le radici in un post rock arido e desertico, lasciano intravedere svariati nuovi percorsi da seguire.

Il fascino irresistibile della sinuosa La Cinese, tra chitarre in primo piano, percussioni composte, archi sognanti e lievi venature di nero, cresce e trascina con i suoi contrasti fra vuoti e pieni (soprattutto nel finale), mentre le pianure desertiche e polverose di Ravenna, nascondendo tra le righe una leggera passione per gli anni ’70, aprono al veloce e intenso conquistare della squillante e incalzante Gilgamesh (accenni mediorientali, flauto a colpire al cuore, ritornelli energici).
Il lento crescere di Caligula, fondato sul lento ribollire di batteria e note di chitarra, tiene con il fiato sospeso, fino a sciogliersi nella parte conclusiva e nel morbido pop dell’avvolgente Far Out (alla voce c’è Francesca Amati dei Comaneci).
Adagio Furioso, invece, dimostrandosi allo stesso tempo serena e nervosa, intriga con i suoi cambi di umore e di energia, lasciando che a seguire sia il vivace procedere di Catfish (impreziosita dalle bizzarre ritmiche nella parte conclusiva) e al sermone esagitato di Preacher Man.
Ex, infine, partendo piuttosto tranquilla e serena, cambia completamente volto nella seconda parte, chiudendo il disco fra incredibile energia, velocità e fragore.

Il quinto capitolo dei Ronin, pur mantenendo il classico sound della band, riesce a reinventarsi ancora una volta e a mostrare volti nuovi della stessa medaglia. Si passa dalle lievi influenze rock in stile anni ’70 agli ampi arrangiamenti da colonna sonora, dal pop delicato agli sfoghi al limite del noise. Un disco vario e corposo che conquista fin dal primo momento. Assolutamente una delle formazioni più importanti in Italia degli ultimi anni.

Tracklist:
01. La Cinese
02. Ravenna
03. Gilgamesh
04. Caligula
05. Far Out
06. Adagio Furioso
07. Catfish
08. Preacher Man
09. Ex

Line-up:
Bruno Dorella
Cristian Naldi
Diego Pasini
Matteo Sideri

RONIN – Facebook


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :