Dopo avere offerto in anteprima lo streaming del loro nuovo album, Világvége, abbiamo pensato di fare quattro chiacchiere con i Rorcal, una formazione che teniamo d’occhio da un po’ e di cui saggeremo molto presto le potenzialità anche in sede live a Milano e Trieste.
Cosa è accaduto alla band tra l’uscita di Heliogabalus e Világvége? C’è qualcosa che vi va di raccontarci?
Bruno (basso): Abbiamo realizzato due split, uno con Solar Flare, con materiale drone/doom e uno con Barathre e Malvoisie, che suona decisamente più black metal. Abbiamo anche fatto molti concerti in giro per l’Europa per promuovere queste uscite.
Világvége suona molto differente da Heliogabalus, direi che avete premuto l’acceleratore sul versante black metal per ottenere un effetto incredibile, un vero Armageddon sonoro. È stata una cosa cercata o una semplice evoluzione del vostro sound ?
Abbiamo semplicemente composto quello che sentivamo di volere in quel preciso momento. Di certo, volevamo fare qualcosa di differente dai dischi precedenti e l’effetto naturale è stato che i tempi si sono velocizzati e i riff sono diventati più “black metal”. È stata un’evoluzione spontanea e senza grandi piani dietro.
Questa è la ragione per cui avete deciso di registrare le parti strumentali live e in un solo giorno? Credete che questo tipo di processo abbia effetto anche sulle vostre emozioni e sul vostro coinvolgimento mentre registrate?
Registriamo live già da Heliogabalus perché siamo convinti che un album registrato in questo modo suoni più vivo e più vicino alla realtà della musica che creiamo. Abbiamo registrato con Stéphane Kroug ai Wood Studio anche Világvége. È stata la nostra quarta volta con lui ed eravamo certi di ottenere una sessione in studio ben riuscita e produttiva, per cui un giorno ci è sembrato sufficiente.
Lo stesso titolo porta con sé un immaginario molto forte. Si può parlare di un concept album o, comunque, di un tema che unisce le tracce ?
Direi di no, non c’è un concept se paragonato a Heliogabalus. Il nome è venuto fuori per puro caso due anni fa, da qualche parte in Ungheria. Anche la vicinanza tra la cosiddetta Apocalisse e l’uscita di un nostro album chiamato “la fine del modo” è una pura coincidenza. Questo album più di tutto è stato influenzato dall’esigenza di avere qualcosa che fosse suonabile dal vivo.
Che mi dici delle parti “sinfoniche” che concludono V e IV? Qual’è il motivo della loro presenza nell’album?
Come ti dicevo, tutti i brani di Világvége sono stati creati per essere suonati dal vivo prima di iniziare il nostro tour ad aprile 2012. Abbiamo composto tutte le tracce in quest’ottica. Volevamo includere degli interludi per avere tempo di prendere respiro durante il set e questi due brani che abbiamo voluto inserire nel disco sono degli estratti dal requiem di Alfred Schittke.
Anche se da una parte dimostra un’indole violenta e “straight ahead”, Világvége possiede – secondo me – pure una componente epica, un che di adatto ad aggiungere una postura grandiosa alla distruzione cui assistiamo. Come trovarsi di fronte ad un incendio e sentirsi allo stesso tempo spaventati e affascinati. Che ne pensi?
Raccogliamo ogni esperienza di ascolto con estrema attenzione e tutte sono legittime. Comunque, concordo con te sul fatto che ci siano alcune parti decisamente epiche se paragonate al resto.
Se non sbaglio, il disco uscirà in vinile, che label sono coinvolte e chi si è occupato dell’artwork? Descriveteci la “cosa vera” e come ottenerla.
Világvége uscirà in vinile per Cal Of Ror Records, Lost Pilgrims Records e Sick Man Getting Sick Records.Una versione su cassetta verrà invece realizzata da Cal Of Ror Records e Wolves and Vibrancy Records. Diogo dei Rorcal ha realizzato i due artwork, basandosi su un’immagine della fotografa portoghese Maria Louceiro. Tutto sarà disponibile online dal 28 febbraio sul nostro sito e su quelli delle label coinvolte. Infine, come accade con tutte le nostre uscite, potrete scaricarlo gratis dal nostro sito.
Continuate ad ascoltare nuove band e nuovi dischi ? C’è qualche nome interessante che vorreste suggerirci ?
Ovviamente lo facciamo e alcuni nomi interessanti sono, almeno per me, Ars Diavoli, Gnaw Their Tongues, Der Weg Einer Feiheit, Deafheaven, Bohren Und Der Club Of Gore, Hexis, Gottesmorder, The Secret, Process Of Guilt, This Gift Is A Curse e molti altri.
Cosa mi dite della vostra scena locale, c’è una comunità interessante a Ginevra?
Esiste una comunità molto attiva per la musica underground a Ginevra e nei dintorni, il che ci da l’opportunità di collaborare con alcune persone fantastiche. C’è un buon numero di ottime band poco conosciute che dovreste provare: Impure Wilhelmina, Kess’khtak, Equus, Wardhill, Elizabeth, Vuyvr, Lilium Sova… solo per citarne alcune.
State per iniziare un tour per promuovere il nuovo disco, vi va di dirci qualcosa sulle date italiane? Quali altri paesi toccherete?
Cominciamo il tour con due date in Italia: Milano (27.03 – SGA Arese) e Trieste (28.03 – Tetris). Poi andremo in Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Germania, Olanda e, infine, Svizzera.
Cosa ci dobbiamo aspettare dai vostri concerti? Suonerete il disco nuovo per intero o ci sarà un mix di vecchie e nuove cose?
Suoneremo l’esatta tracklist dell’album.
Le ultime parole famose…
Thanks a lot and hope to see you in Milano or Trieste!
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