Rosario Livatino, il Giudice ragazzino, muore il 21 settembre del 1990 sulla SS 640 nel tratto tra Canicattì ed Agrigento, mentre si recava, senza scorta, in tribunale. Ad ucciderlo sono , quattro sicari della Stidda agrigentina. Il giudice Livatino aveva firmato molti provvedimenti di confisca dei beni di mafiosi ed aveva intuito che la criminalità mafiosa, ed in particolar modo la “Stidda” agrigentina, avevano molte più diramazioni di quanto si potesse pensare, persino all’estero.
Fissata per il 21 settembre prossimo la prima seduta pubblica del Processo diocesano di beatificazione e canonizzazione di Rosario Livatino. A deciderlo è stato l’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, che ha accolto l’istanza presentata dal postulatore Don Giuseppe Livatino. La seduta si celebrerà nella parrocchia di San Domenico a Canicattì.
Leggiamo sul Blog di Sicilia che già dal 1993, la Curia di Agrigento ha incaricato Ida Abate, insegnante di Livatino, di raccogliere testimonianze per la causa di beatificazione, molte le guarigioni agli atti, attribuite dai fedeli alla intercessione del giudice ragazzino. Come quella di una signora sostiene di essere guarita da una grave forma di leucemia dopo aver sognato Rosario, in abiti sacerdotali, intento ad incoraggiandola a reagire e a guarire.Citando Livatino: « Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili. »
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