maggio è quasi trascorso, non potevo esimermi dal parlar di rose.
La prima rosa che è arrivata nel mio giardino è una rosa legata all’uso alimentare, una centifolia non ben identificata procurata tanti anni fa da un “simil vivaista” con banco sul mercato rionale. Allora non mi preoccupavo molto della provenienza delle piante acquistate, men che meno pensavo che ogni rosa avesse un suo nome e cognome!
Pur senza alcuna nobile classificazione o parentela, la mia centifolia (questo si, sono sicura!) mi regala ogni anno una copiosa fioritura che mi permette di preparare uno sciroppo di rose che in Liguria è da secoli, tradizione. Lo sciroppo di rosa mi ricorda qualcosa di buono e di antico, in estate diluito con fresca acqua frizzante è un ottima e dissetante bevanda, in inverno con un po’ di acqua calda diventa una salutare e rilassante tisana. E’ ottimo in questa stagione per dolcificare le fragole. Preparo diverse bottigliette di sciroppo che spesso sono dono gradito per parenti ed amici.
Nel genovesato esiste traccia della preparazione dello sciroppo di rosa già dal 1600.
Un tempo lo sciroppo di rose era una presenza costante nella dispensa di ogni cucina genovese, e in particolare in Valle Scrivia era molto diffusa la coltivazione delle rose da sciroppo, che erano presenti non solo nei giardini e negli orti, ma anche nei parchi delle ville padronali e nei monasteri, apprezzate per le loro proprietà officinali.
Nella Valle Scrivia, una vallata dell’entroterra, nel 2001 nasce l’Associazione delle rose con intento di recuperare le vecchie varietà per far rinascere la voglia di fare lo sciroppo. Alcune volenterose ed appassionate produttrici agricole, Maria Giulia Scolaro e Barbara Coscia, partono alla ricerca delle specie sopravvissute nelle valli dello Scrivia, il risultato sono il ritrovamento di due tipi di rosa rugosa e uno di muscosa centifolia. Contemporaneamente Vivienne Crosa, raccoglie le ricette dello sciroppo di tradizione delle varie famiglie per farne un confronto, la metodologia risulta pressoché la stessa. Con l’appoggio della Provincia, nella Valle Scrivia si è ripresa l’antica tradizione della preparazione dello sciroppo di rosa, ogni anno a giugno a Busalla si celebra una festa dedicata alla Rosa dove tutti i produttori sono riuniti per proporre assaggi e degustazioni legati ad uno dei fiori che occupa spesso uno spazio d’eccellenza nei nostri giardini.