La Cometa 67P ripresa dalla camera OSIRIS a bordo di Rosetta il 3 agosto 2014. Crediti:
ESA/Rosetta/MPS, per iil team di OSIRIS MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA
Dopo dieci anni di viaggio e più di sei miliardi e mezzo di chilometri macinati nello spazio, la sonda Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea, raggiunta lo scorso agosto la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, si appresta compiere il passo più ardito, qualcosa che mai prima d’ora era stato fatto: far posare un veicolo spaziale creato dall’uomo sulla superficie di una cometa. Questo veicolo si chiama Philae e, secondo i programmi attuali, dovrebbe toccare la Gerasimenko domani nel tardo pomeriggio. Gli ultimi aggiornamenti dal centro operativo dell’ESA a Darmstadt in Germania sono rassicuranti: gli operatori di missione hanno caricato nei computer di bordo di Rosetta i comandi per la separazione e la discesa del lander ma anche quelli per l’attivazione dei suoi dieci strumenti che raccoglieranno dati sulle proprietà del nucleo cometario già durante l’avvicinamento. Bisognerà comunque attendere le ultime verifiche tecniche di questa notte, dalle quali arriverà la conferma definitiva alla separazione del lander dalla sonda madre, che dovrebbe avvenire nelle prime ore di domani. Nel mentre viene modificata anche l’orbita della sonda, che dai dieci chilometri di quota attuali si porterà a 22 per meglio gestire la delicata fase di distacco e avvicinamento di Philae. Il suo bersaglio, la regione ribattezzata Agilkia, è stato selezionato dal team di missione lo scorso 15 settembre.
Nonostante l’ottimismo e la tranquillità mostrata dal team di Rosetta, l’abbordaggio alla cometa non sarà una passeggiata: non si conosce infatti con precisione la configurazione del terreno dove Philae poggerà le sue tre zampe metalliche, né la sua consistenza, determinante per consentire agli arpioni del lander di fare il loro lavoro e tenerlo così ancorato alla superficie della cometa. La suspense per questa nuova, storica pagina dell’esplorazione dello spazio, è altissima, come d’altra parte l’attesa per i risultati scientifici che Philae potrà raccogliere e inviarci, anche grazie al suo sistema di perforazione e analisi dei materiali, che ci diranno con precisione di cosa è composto il nucleo della cometa. Seguite con noi questo eccezionale evento: Media INAF rilancerà, a partire dalle 13 di domani, la diretta streaming dell’accometaggio e seguirà dalla sede dell’Agenzia Spaziale Italiana le fasi finali dell’avvicinamento, per raccontarvi le ultime notizie sull’esito della delicata manovra.
Fonte: Media INAF | Scritto da Marco Galliani