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ROSETTA: dritti alla meta, anzi, alla cometa

Creato il 12 settembre 2014 da Media Inaf
Artist impression del lander Philae atterrato sul nucleo della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko

Artist impression del lander Philae atterrato sul nucleo della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko

Mancano poche ore: lunedì 15 settembre presso il quartier Generale dell’ESA, a Parigi, sarà ufficialmente comunicata la decisione definitiva sul luogo in cui Philae, il lander da 100 kg a bordo della sonda Rosetta e sviluppato da un consorzio internazionale a guida di DLR, MPS, CNES e ASI toccherà il nucleo della cometa 67/PChuryumov-Gerasimenko.

L’attesa è spasmodica, è il caso di dire alle stelle, e nelle ultime settimane gli scienziati di tutto il mondo si sono confrontati sui primi risultati ottenuti da questa incredibile missione spaziale, lanciata ben 10 anni fa – il 2 Marzo 2004 – che potrà fornire informazioni importanti per lo studio delle comete, svelando misteri di fondamentale importanza per la scienza.

Il 6 agosto 2014 Rosetta è arrivata a una distanza di circa 100 chilometri dal nucleo della cometa e da allora gli scienziati sono al lavoro per stabilire quale sia il luogo più adeguato per lo sbarco. Il 24 agosto i siti candidati sono stati ridotti a cinque, sulla base delle osservazioni effettuate da vicino, Rosetta è arrivata infatti a 50 chilometri dal nucleo della cometa, fornendo immagini dettagliate sui vari siti individuati.

Per il 14 settembre verrà stilata una classifica degli stessi e i due primi classificati saranno presentati nel corso dell’evento previsto il 15, durante il quale ne saranno anche descritte le caratteristiche e si parlerà delle difficoltà attese nelle operazioni di sbarco.

I cinque siti candidati per lo sbarco del lander Philae sulla cometa 67P/ Churyumov-Gerasimenko selezionati dal Landing Site Selection Group dell’ESA grazie alle osservazioni effettuate dalla camera ad ampio campo in dotazione ad OSIRIS da una distanza di circa 100 chilometri dal nucleo  Credits: ESA/ATG medialab

I cinque siti candidati per lo sbarco del lander Philae sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko selezionati dal Landing Site Selection Group dell’ESA grazie alle osservazioni effettuate dalla camera ad ampio campo in dotazione ad OSIRIS da una distanza di circa 100 chilometri dal nucleo
Credits: ESA/ATG medialab

Nel corso dei lavori dell’ultimo European Planetary Science Congress 2014, che si è tenuto dal 7 al 12 settembre scorsi in Portogallo, una sessione è stata riservata proprio alla missione Rosetta, con la presentazione dei primi risultati della missione, che sarebbero poi gli ultimi in quanto i più recenti, ottenuti sullo sulla cometa 67/PChuryumov-Gerasimenko.  Dalla prime osservazioni dello scorso aprile/maggio, quando i modelli di previsione sull’attività della cometa sono stati confermati dalla Wide Angle Camera  per le riprese ad ampio campo di OSIRIS, realizzata sotto la guida dell’Universita’ di Padova, alle immagini dei primi granelli di pulviscolo cometario raccolti nel mese di agosto dagli strumenti GIADA e COSIMA.

L’Istituto Nazionale di Astrofisica è direttamente coinvolto in due degli strumenti a bordo di Rosetta: VIRTIS (INAF IAPS Roma), e GIADA (INAF OA Napoli e INAF IAPS Roma).

VIRTIS (Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer) – risvegliato dopo 41 mesi di ibernazione a una distanza di 630 milioni di chilometri dalla Terra lo scorso 10 aprile – è lo spettrografo sviluppato per lo studio della composizione mineralogica della superficie cometaria, uno strumento realizzato da un consorzio internazionale italo-franco-tedesco sotto la responsabilità dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’INAF, con il contributo italiano finanziato dall’ASI, Agenzia Spaziale Italiana.

GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) è invece incaricato di analizzare la dinamica ed il flusso di particelle solide dal nucleo della cometa. Proprio GIADA, nel cui sviluppo il ruolo dell’Italia è davvero significativo, per la prima volta nella storia dell’esplorazione spaziale in agosto ha raccolto grani di polvere cometaria a distanze minori di 200 km da un nucleo cometario che si trovi a una così grandi distanze dal Sole (3.6 Unità Astronomiche).

Con GIADA a “raccogliere polvere” c’è un altro strumento, COSIMA (Cometary Secondary Ion Mass Analyser): progettato con lo scopo di raccogliere ed analizzare le caratteristiche dei granelli di polvere prodotti dalla cometa per cercare di stabilirne la composizione, il 24 agosto COSIMA è riuscita nell’impresa di raccogliere una serie di grossi granelli provenienti dalla cometa su uno dei pannelli intercettori in dotazione.

Al momento – una volta che sarà stabilito definitivamente il sito dello sbarco – la data prevista per l’atterraggio di Philae sulla superficie del nucleo della cometa è fissata all’11 novembre.

Sarà possibile seguire l’evento in streaming collegandosi all’indirizzo: http://www.livestream.com/eurospaceagency

Le pagine INAF-IAPS dedicate a VIRTIS e GIADA

Le notizie pubblicate su Media Inaf riguardanti la missione Rosetta

Fonte: Media INAF | Scritto da Francesca Aloisio


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