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Rosetta è la notizia dell’anno

Creato il 12 dicembre 2014 da Media Inaf
Un'immagine che ritrae insieme i protagonisti dell'impresa: Rosetta, Philae e la cometa 67/P.  Credits ESA/ATG medialab; per l'immagine della cometa è stata usata una foto scattata dalla camera a largo angolo a bordo della sonda ESA/Rosetta/Navcam

Un’immagine che ritrae insieme i protagonisti dell’impresa: Rosetta, Philae e la cometa 67/P.
Credits ESA/ATG medialab; per l’immagine della cometa è stata usata una foto scattata dalla camera a largo angolo a bordo della sonda ESA/Rosetta/Navcam

Ha ha viaggiato per dieci anni nello spazio in attesa di incontrare l’obiettivo della sua missione ed è riuscita nell’impresa, sganciando sul suolo di una cometa il piccolo lander che portava con sé: è Rosetta, la sonda ESA che lo scorso 12 novembre ha lanciato Philae sul suolo della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, e per questa impresa straordinaria si è aggiudicata il riconoscimento di notizia di maggior impatto per il mondo della fisica per l’anno 2014.

Rosetta ha sbaragliato la concorrenza di altre importanti scoperte e conquiste, in un ambito di argomenti che spaziano dalle nanotecnologie alla fisica nucleare, e questo grazie alla sua fondamentale importanza per l’evoluzione nella nostra conoscenza dello spazio.

Il riconoscimento viene assegnato da un comitato editoriale di Physics World, la rivista mensile dell’Institute of Physics, organizzazione internazionale che conta membri nella comunità della fisica da ogni parte del mondo, e tra i criteri utilizzati per stabilire la selezione delle scoperte considerate di maggiore impatto di vengono presi in considerazione l’importanza che esse hanno nel campo della ricerca, il grado di importanza delle scoperte per l’avanzamento della conoscenza, il grado di connessione tra teoria e applicazioni sperimentali e l’interesse generale per tutta la comunità della fisica.

È passato appena un mese dal touchdown sulla cometa, della sonda Rosetta si è cominciato a parlare molto dal momento del suo risveglio, all’inizio del 2014, dopo un affascinante viaggio di dieci anni in ibernazione nello spazio con un appuntamento ben preciso: quello con la cometa 67/P, con cui il randez-vouz è avvenuto lo scorso agosto. Da allora Rosetta è in orbita intorno alla cometa, una posizione privilegiata da cui ha potuto inviare a terra un tesoro di emozionanti e definitissime immagini.

impressione d'artista del lander Philae, il primo manufatto umano mai disceso sul suolo di una cometa

impressione d’artista del lander Philae, il primo manufatto umano mai disceso sul suolo di una cometa

Il culmine della missione lo scorso 12 novembre alle 15.35 GMT quando, dopo una discesa di sette ore, il piccolo lander Philae ha toccato la superficie della cometa, in un modo un po’ meno morbido di quello atteso dagli scienziati, ma comunque in condizione di raccogliere campioni dalla superficie cometaria prima di entrare in ibernazione.

Il riconoscimento di Physics World è l’ennesimo successo di Rosetta, un successo meritato per lei e per il team internazionale che ha contribuito alla riuscita dell’impresa, e per celebrare questa assegnazione oggi alle 14.00 i membri del team saranno ospiti di un Hangout Google sul sito della rivista.

Hamish Johnson, editore di physicsworld.com, con riguardo all’assegnazione del premio a Rosetta ha detto “Il team che è riuscito a portare il lander Philae sulla superficie di una cometa così distante ha aperto un nuovo capitolo per la nostra comprensione della nascita e dell’evoluzione del Sistema Solare, ed in ultima analisi del modo in cui la vita sia nata sulla terra. Il grande lavoro e le scoperte che verranno non devono mettere in secondo piano l’enorme lavoro che è stato fatto per realizzare questo risultato. Si è rincorsa una cometa per dieci anni e con uno sforzo enorme si è riusciti a portare sulla sua superficie un laboratorio all’avanguardia”, e continua “Per la fisica questa è stata una grande annata ed è stato bello avere da scegliere tra 10 lavori tutti di grande rilievo e ognuno dei quali rappresenta un grande passo avanti fatto dal team di ricercatori coinvolti”.

Un'immagine dalla sede ESA di Darmstad al momento dell'arrivo del segnale dalla superficie della cometa. Credits: ESA

Un’immagine dalla sede ESA di Darmstad al momento dell’arrivo del segnale dalla superficie della cometa. Credits: ESA

Fonte: Media INAF | Scritto da Francesca Aloisio


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