- Pubblicato Giovedì, 11 Settembre 2014 05:10
- Scritto da Marco Di Lorenzo
Rosetta ha completato la manovra di avvicinamento denominata "Transition to Global Mapping" (TGM): nei giorni scorsi aveva percorso due archi di iperbole che l'avevano portata a soli 29 km dal nucelo della Churyumov-Gerasimenko. Ieri, alle 11 ora italiana, un breve "burn" dei motori ne ha corretto la traiettoria di 19 cm/s; adesso, con una velocità di circa 15 cm/s (0.5 km/h) rispetto al nucleo, la sonda è davvero legata gravitazionalmente ad esso poichè, a questa distanza, la velocità di fuga è più alta, circa 21 cm/s. Questa nuova fase è la Global Mapping Phase (GMP).
Il grafico seguente è un compendio di tutte le manovre che la sonda ha effettuato negli ultimi 4 mesi, dalla fase di avvicinamento fino all'inserimento appena avvenuto nella GMP, e visualizza anche l'evoluzione che ci si aspetta nel prossimo mese, quando la sonda si sposterà progressivamente su orbite più strette. Nel riquadro in alto a destra è possibile vedere il dettaglio ingrandito dell'andamento della distanza durante le due fasi di mappatura "CAT" (le due "piramidi" a 100 km e 50 km di distanza):
Il grafico mostra, in blu, l'andamento della distanza di Rosetta dal nucleo (fare riferimento alla scala delle ordinate a sinistra) e, in rosso, la sua velocità (scala a destra). Notare che entrambe le scale sono logaritmiche. Il tratto verde indica l'ultima manovra di ieri.
Fonte dei dati: ESA - autore: Marco Di Lorenzo
La manovra di ieri è avvenuta mentre la sonda attraversava il piano del terminatore che separa la parte illuminata del nucleo da quella in ombra. Tra una settimana, quando avrà percorso mezza orbita e incrocerà quindi di nuovo quel piano, una nuova manovra cambierà l'inclinazione dell'orbita in maniera da continuare ad osservare la parte illuminata sotto una nuova angolazione; raggiunto di nuovo il terminatore una settimana dopo, se non ci saranno problemi particolari, la sonda procederà ad osservare il "lato oscuro" della cometa facendone rilevamenti termici e, nel frattempo, la quota verrà abbassata. Il tutto è ben visibile nella prima delle seguenti illustrazioni, mentre la figura a destra mostra il successivo passaggio sulle orbite più strette (prima a 18.6 km e poi a 9.8 km dal centro del nucleo), stavolta esattamente sul piano del terminatore e viste dall'alto.
Rosetta orbit - credit : ESA
Nel frattempo, è stata pubblicata una spettacolare ripresa scattata Domenica scorsa da Philae, ancora fisicamente ancorata a Rosetta; di quest'ultima si vede uno dei due pannelli solari lunghi 14m mentre, sullo sfondo, troneggia il nucleo cometario a 50 km di distanza, con tanto di sbuffo di materiale in controluce!
L'immagine originale è reperibile in questo link mentre qui sotto si può vedere la versione elaborata dal sottoscritto per rimuovere alcuni artefatti a bassa luminosità e aggiungere dei colori approssimativamente realistici alla scena; l'originale è in realtà formato dalla fusione di due riprese effettuate con diverso tempo di esposizione, per aumentarne la dinamica complessiva e cogliere i dettagli più deboli:
Immagine originale: ESA/Rosetta/Philae/CIVA - processing by M. Di Lorenzo
Questa ripresa rientra nelle attività preparatorie che il team di Philae sta portando avanti in vista dell'atterraggio sulla cometa, previsto tra 2 mesi. A questo proposito, mancano ormai solo 4 giorni alla selezione del sito finale di atterraggio (e di quello di riserva).
Fonti utilizzate:
- http://blogs.esa.int/rosetta/2014/09/10/down-down-we-go-to-29-km-or-lower/
- http://blogs.esa.int/rosetta/2014/09/10/rosetta-and-philae-snap-selfie-at-comet/