Le varie regioni individuate sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko che mostrano caratteristiche fisiche differenti. Crediti: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team/MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA
I ricercatori impegnati nella missione Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno suddiviso la superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, target della missione, in numerose regioni, ciascuna delle quali caratterizzata da differenti classi di proprietà e caratteristiche fisiche. Le immagini ad alta risoluzione che sono arrivate nei giorni scorsi dallo strumento OSIRIS del nucleo cometario hanno mostrato un mondo decisamente unico e con molteplici sfaccettature.
Rosetta si è avvicinata il 6 agosto scorso alla minima distanza di 100 chilometri dal nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e da quel momento sono iniziate una serie di orbite e di manovre che le permetteranno nei prossimi giorni di avvicinarsi sempre di più alla superficie della cometa. Le immagini di OSIRIS sono state analizzate da geologi, ingegneri e astronomi della missione identificando varie regioni diverse, ciascuna delle quali con caratteristiche fisiche ben evidenti. Questa analisi fornisce le basi per una descrizione molto dettagliata della superficie cometaria.
In particolare, l’osservazione e lo studio della “pancia” e della “testa” della cometa mostrano in modo chiaro tali regioni (si veda immagine qui sopra). Queste regioni sono dominate da scarpate, depressioni, crateri, sassi e macigni e anche da solchi e scanalature. Mentre alcune regioni sembrano tranquille, altre invece sono segnate dall’attività della cometa dove alcuni grani emessi da sotto la superficie ricadono al suolo in un’area vicina.
A mano a mano che la cometa si avvicinerà al Sole nei prossimi mesi, il team di OSIRIS e degli altri strumenti a bordo di Rosetta porteranno a termine un monitoraggio della superficie per individuare e studiare cambiamenti legati all’attività della cometa. I ricercatori non si aspettano grandi differenze nelle regioni che sono state marcate e individuate in questa immagine, sebbene cambiamenti improvvisi sulla sua superficie potranno aiutare a spiegare l’attività cometaria e come abbia modellato un mondo così straordinario.
Fonte:
JPL-NASA: Distinct Terrains on Rosetta’s Comet
Sito web NASA-Rosetta: http://rosetta.jpl.nasa.gov/