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Rosetta: scelto il punto di approdo!

Creato il 15 settembre 2014 da Media Inaf

Il lander Philae a bordo di Rosetta sbarcherà sulla regione della superficie della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko denominata J. L’annuncio è stato dato oggi nel corso di una conferenza stampa da parte dell’agenzia spaziale europea. Il sito è stato scelto tra i cinque candidati per le sue caratteristiche strategiche: offre buone condizioni di osservazione dell’attività cometaria e il minore fattore di rischio per la sonda.

Sito primario di approdo del lander Philae sulla cometa 67P visto nel suo contesto. Credits: SA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Sito primario di approdo del lander Philae sulla cometa 67P visto nel suo contesto.
Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Il sito di approdo J, scelto all’unanimità dalla commissione di scienziati incaricata della selezione, si trova nella zona della “testa” della cometa 67P, ha una forma irregolare e un’ampiezza massima di circa 4 km. Il sito di backup è invece la regione C, che si trova lungo il “corpo” della cometa. Dal momento che il lander ha bisogno di luce solare per operare e per ricaricare le proprie batterie, la condizione primaria da garantire è l’illuminazione. Per questo motivo nessuno dei siti candidati si trova nella parte inferiore della cometa, che trascorre la maggior parte del tempo in ombra.

Sito proposto come backup per l'approdo del lander Philae sulla cometa 67P visto nel suo contesto. Credits: SA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Il sito C è stato proposto come backup per l’approdo del lander Philae sulla cometa 67P visto nel suo contesto.
Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

“Come abbiamo potuto vedere dalle immagini ravvicinate degli ultimi giorni, la superficie della cometa è scientificamente molto ricca ed emozionante, ma è anche una sfida dal punto di vista delle manovre di approdo” ha dichiarato Stephan Ulamec, responsabile del lander Philae presso il DLR German Aerospace Center.

Le comete sono corpi attivi e dinamici, pertanto è estremamente difficile prevederne il comportamento, specie mentre si avvicinano al Sole. Questo rappresenta l’elemento di maggiore rischio nel pianificare le operazioni di avvicinamento alla superficie.

L’arrivo di Philae sulla superficie della cometa è pianificato per il prossimo 11 novembre, data che verrà confermata nelle prossime settimane, a seguito di ulteriori analisi della traiettoria. Una volta sulla cometa, gli strumenti a bordo potranno attivarsi e cominciare a produrre scienza catturando immagini, trivellando la superficie e analizzandone la composizione. Tutto questo avverrà in assoluto per la prima volta nella storia dell’umanità. Approdare sulla superficie della cometa sarà la ciliegina sulla torta, andando ad aggiungersi agli strabilianti risultati ottenuti fino ad ora da Rosetta, già senza predenti a poco più di un mese dall’arrivo alla cometa 67P.

Emozionante è la definizione che dà dell’annuncio il Presidente dell’INAF, Giovanni Bignami: “Mancano meno di due mesi al momento in cui il lander Philae approderà sulla cometa, sarà un evento memorabile per la storia dell’uomo e della sua evoluzione. Come presidente dell’ASI prima e ora dell’INAF (ll’Italia ha un ruolo di primo piano sia nella realizzazione della sonda e del lander che degli strumenti scientifici che vi sono a bordo ndr) sono emozionato al pensiero di essere parte di questo importante momento della storia umana”.

Fonte: Media INAF | Scritto da Elisa Nichelli


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