Adoro il rosmarino per il suo aroma deciso che insaporisce costantemente le mie zuppe, i legumi o le semplici patate al forno. A Roma ne ho sempre una piantina in balcone anche se quello della mamma non si batte nè in altezza nè in sapore. Dunque quasi ogni volta che vado a farle visita ne faccio scorta. Per conservarlo fresco, anche per diversi giorni, lo tengo immerso in qualche dito d'acqua in barattoli di vetro senza tappo come fosse un fiore o una pianta ornamentale. Mi piace averlo lì, sul pianale della cucina, ogni tanto una mano pronta a sfiorarlo e portarne il profumo al naso e l'aroma in bocca.
Adoro la lavanda con i suoi alti steli che ondeggiano al soffiare del vento. L'amo per il suo tenue colore, per la sua delicata forma e per il suo profumo che mi suggerisce qualcosa di decisamente romantico.Ah come mi piacerebbe un giorno trascorrere una notte ed un risveglio d'amore in questa fiabesca casa sull'albero circondata da uno sconfinato campo di lavanda!
Lo scorso week-end ero in visita ai miei. Terminato il pranzo e riordinata la cucina ero lì che mi spremevo per trovare qualcosa di manuale, preferibilmente creativo, da realizzare mentre la piccolina dormiva ed il grandicello veniva coccolato dalle amorevoli attenzioni del suo papà. Ero indecisa se fare una capatina all'orto (orario perfetto le due del pomeriggio!) o realizzare in casa qualche gioco per Davide. L'ispirazione è arrivata immediatamente quando sono incappata in questo meraviglioso post di Alexandra.No scusate, potevo non rimanere folgorata dall'idea di realizzare anche io dei profumatissimi fusi di lavanda?
Sorridente ed eccitata per il progetto che avevo in mente di realizzare ho spostato una sedia sotto un albero d'ulivo proprio di fronte alla siepe di lavanda, insomma come nella foto di cui sopra. Con pazienza ed entusiasmo, seguendo passo passo le istruzioni presenti in questo video che mi ha fatto letteralmente innamorare, ho cominciato a lavorare.
Ero inebriata. I ripetitivi gesti lentamente m'infondevano un'appagante senso di pace interiore. Ogni tanto mi fermavo per ascoltare con maggiore attenzione il canto degli uccelli ed il ronzio degli insetti come per ammirare il prodigioso lavoro delle api che volavano di fiore in fiore per succhiare il nettare migliore. Il tutto mentre mi chiedevo "Ma che ci sto a fare a vivere a Roma?" e poi sommessamente mi rispondevo "Ah si giusto, per il lavoro!".
Dopo circa un'ora mi sono ritrovata con sei meravigliosi fusi di lavanda, due regalati all'istante, mentre altri quattro accuratamente riposti nella scarpiera e nell'armadio di casa.
E' solo che come dice Alex questo lavoretto crea dipendenza. Ho voglia di crearne altri, ed altri, ed altri ancora. E voi che ne dite? ;)