Rossana Podestà
E’ morta oggi, martedì 10 dicembre, a Roma, l’attrice Rossana Podestà (all’anagrafe Carla Dora Podestà, Tripoli, 1934).Splendido viso, una sensualità non “urlata”, forte di un notevole fascino unito ad una particolare eleganza, dopo gli esordi come ragazza copertina, la Podestà a soli 16 anni venne scoperta dal regista Léonide Moguy, il quale la volle nel cast del film Domani è un altro giorno, dando vita così ad una carriera che fu particolarmente attiva fra gli anni Cinquanta e Settanta, accompagnando diverse fasi del cinema italiano e la sua capacità, propria del periodo, di spaziare tra i vari generi: dai prodromi della commedia all’italiana (Guardie e ladri, ’51, Steno e Mario Monicelli, in cui interpretava la figlia del Brigadiere Bottoni, Aldo Fabrizi) per arrivare alla sua declinazione sexy (spesso a fianco di Lando Buzzanca, Homo Eroticus, ’71, Marco Vicario; Il gatto mammone, Nando Cicero, ’75), passando per il peplum, il filone storico-mitologico nel quale però riuscì ad imporsi anche al di là degli italici “sandaloni”.
A svincolarla dai ruoli in costume (da ricordare, fra i tanti titoli, anche Sodoma e Gomorra, ’61, Robert Aldrich) fu il marito Aldo Vicario, che dopo il non felice risultato conseguito con Le ore nude, ’64, tratto dal racconto Appuntamento al mare di Alberto Moravia, centrò il bersaglio l’anno successivo, girando Sette uomini d’oro, particolare mix fra commedia e giallo, grande successo di pubblico che diede vita immediatamente ad un seguito, Il grande colpo dei sette uomini d’oro, pellicole dove la Podestà risaltava nel ruolo della femme fatale Giorgia, offrendo una delle sue migliori interpretazioni, fra fascino ed ironia.
Dopo aver divorziato da Vicario, l’attrice, intorno alla metà degli anni ’80, si ritirò dalla scena cinematografica: la sua ultima apparizione risale al 1985, in Segreti segreti di Giuseppe Bertolucci.