Foto video, fonte El Pais
Non solo un video ma anche due. Il sequestro di Rossella Urru si complica. Arrivano le rivendicazioni, e probabilmente anche le richieste di riscatto, anche se, le autorità del Mali chiedono a tutti i governi europei di non pagare un centesimo.
Intanto ci sono notizie ed esse pare giungano da degli emissari, o comunque qualcuno che ha contattato un giornalista per consegnare un video. Secondo fonti spagnole, i 3 cooperanti internazionali rapiti a Tindouf sono tutti vivi, la prova è quel video di 1 minuto e 23 secondi dove si vedono 2 donne, di cui una dovrebbe essere Rossella Urru, in completamente coperte in da un abbigliamento arabo, in celeste, mentre del ragazzo, Eric si nota persino la gamba ferita. Comunque nel video ogni ostaggio nella sua lingua madre si presenta chiedendo al datore di lavoro di fare il massimo ed invita le autorità interessate di compiere ogni sforzo per assicurare il loro rilascio. La prova viene consegnata esattamente 48 ore dopo che gli estremisti islamici appartenenti al gruppo Tawhid Wal Jihad fi Jamat Garbi aveva rivendicato il rapimento. Dunque non si stratta di una speculazione come molti, sopratutto tra gli italiani avevano più volte asserito, il gruppo esiste ed è vero che ha in mano i cooperanti. Tawhid Wal Jihad fi Jamat Garbi. L’immagine del video, mostra i giovani circondati da uomini armati che paiono essere scuri, molto scuri, negri, dunque non certo algerini o marocchini, probabilmente si tratta di uomini di altre zone. La cosa è strana e lo sottolinea specialmente El Pais. Sempre da El Pais apprendiamo che i sequestratori hanno inviato un secondo video in cui un portavoce spiega le ragioni per il rapimento e fa affermazioni diverse in arabo e inglese. E’ la prima volta che un sequestro internazionale invia le rivendicazioni alla France Presse a Bamako, questo fa pensare, che unito al “colore della pelle” ci sia qualche chiara matrice malese. La nota ricevuta dalla France Presse è stata scritta in francese e arabo. “Noi rivendichiamo l’operazione che ha avuto luogo il 23 ottobre a Tindouf, in cui sono stati rapiti due cittadini spagnoli e un cittadino italiano”, il testo è stato inviato dopo che AQUIM aveva smentito la matrice estremista.
Il governo spagnolo ha nominato un giovane diplomatico, con una lunga esperienza in Africa, Antonio Sanchez-Benedito , 43, come mediatore e sopratutto come uomo da mandare in quei luoghi per cercare di capire e risolvere la questione.