- Lo Sveglione, 1 gennaio 2012 dedicato a Rossella Urru foto Roberto Copparonni
Il 2012 è iniziato. Il pensiero di tanti, tantissimi cittadini anche nella giornata di oggi è andato a Rossella Urru, la giovane cooperante CISP rapita in ottobre, mentre prestava la sua opera in un campo profughi Saharawi.
E, se nel mondo virtuale tanti sono i messaggi accolti nel gruppo FB “Liberate Rossella Urru”, c’è chi per oggi aveva organizzato una iniziativa interamente dedicata alla richiesta di liberazione della giovane Rossella.
Durante l’incontro “Lo sveglione”, tenutosi a Cagliari, ci fa sapere Roberto Copparoni, ” siamo andati sul colle di Sant’Elia per rivolgere un pensiero a Rossella. Tutti noi abbiamo portato una sua foto con la scritta: ” 2012 restituisci Rossella all’affetto dei suoi cari”.
Mentre, Marcello Fois, noto scrittore sardo, in un suo articolo apparso sul quotidiano Sardegna 24 scrive : ”Una sottile, imperdonabile, spesso involontaria, forma di rimozione. Perché mi si dice che di fronte all’impotenza palese c’è poco da fare. Se l’impotenza è il sentimento dominante penso che proprio di questo sentimento dobbiamo fare tesoro, ed esternarlo senza arrenderci tutti i giorni, in tutte le sedi, pubbliche e private. Ogni consiglio comunale; ogni riunione pubblica; ogni lezione scolastica, partita di calcio, trasmissione televisiva; ogni manifestazione folkloristica; ogni prima pagina di quotidiano; ogni discorso; ogni incontro; dovrebbe essere preceduto dalla formula LIBERATE ROSSELLA, AHINOA E ENRIC! Servirà a poco, magari a nulla, ma questo non significa che dobbiamo rinunciare a declinare, finalmente al positivo, la tradizionale, ormai solo turistica, testardaggine dei sardi”.
Lo Sveglione, Cagliari 1 gennaio 2012, foto Roberto Copparoni
Il silenzio su Rossella e gli altri 2 cooperanti rapiti tra le sabbie del deserto non può e non deve durare, appello che anche noi di Mediterranews, cerchiamo di cogliere quotidianamente, osservando e scrutando la rete, tentando di dare notizie su tutto quel che si muove intorno al rapimento e su tutte le iniziative solidali che come mille crocus sbocciano in questo inverno italiano.