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Rossella Urru: un caso complicato. Nuovo video estremista

Creato il 21 dicembre 2011 da Yellowflate @yellowflate
Rossella Urru

Foto manifestazione 7 di dicembre- Oristano- Rossella Urru. Libera!. Foto proprietà Mediterranews. org

Il rapimento di Rossella Urru si profila ogni giorno più complicato, certo è che dopo la liberazione di Azzarà l’attenzione sul caso della giovane cooperante sarda è molto altro, specie sul web continuano a nascere iniziative e gruppi a sostegno di Rossella.

Una notizia sconvolgente arriva però da Sahara Media. Sembra infatti che il gruppo jihadista ex membro di  al-Qaeda nel Maghreb islamico, lo stesso che giorni a dietro avrebbe  rivendicato il rapimento di Rossella Urru e dei suoi colleghi spagnoli, minaccierebbe di allargare le sue attivita’ a tutta l’Africa occidentale.

Sahara media, noto sito mauritano scrive che ‘Tawhid wa Jihad nell’Africa occidentale’ ha annunciato in un nuovo video di allargare “le sue operazioni nella regione del Sahel africano e in tutta l’Africa occidentale”, minacciando di “portare i suoi attacchi al di fuori della regione dove opera al-Qaeda nel Maghreb islamico”. Ha inoltre precisato di “non essere in guerra con i nostri fratelli musulmani delle altre brigate, abbiamo il loro stesso obiettivo che e’ quello del Jihad”.

Parlando in lingua araba, uno degli esponenti della banda che ha sequestrato la Urru ha chiarito di “essere i seguaci di Uthman Dan al-Hajj, Omar al-Til e Hamado Sheikhu che hanno combattuto contro i colonizzatori europei nell’Africa occidentale”. Il primo era un leader dei movimenti islamici della regione nato nel 1754 e morto nel 1818 in Nigeria, mentre il secondo era un capo islamico del Senegal della confraternita della Tijaniya che ha contribuito alla diffusione della religione islamica nella regione. Il terzo, invece, e’ un personaggio che fa parte della storia dell’Islam del Mali. Questa formazione, sconosciuta fino a pochi giorni fa, ha rivendicato il sequestro dei tre cooperanti europei rapiti a Tinduf, nel sud dell’Algeria, il 23 ottobre scorso.

La situazione intanto nelle sabbie del Sahel continua ad essere calda, sempre su Sahara Media si legge che ci sarebbe stato un ennesimo sequestro di persona. Da quel che si legge sembra ci sia una grossa crisi diplomatica ma dovrebbe essere stata sancita una sorta di collaborazione tra l’esercito algerino ed il Mali per la lotta al terrorismo che genere molta mancanza di sicurezza per i cittadini, il tutto poi si unisce con una potente crisi economica, alcune fonti di Sahara media sostengono ci sia una collaborazione fattiva ma molto riservata tra il Mali e l’Algeria tanto è che del “ personale militare algerino è  nel nord del Mali per fornire assistenza finanziaria per l’esercito nella lotta contro il terrorismo”. Intanto però sembra che in una dichiarazione all’AFP, un ministro ha detto ce il Mali “non accetterà, che il Fronte del Polisario continui le incursioni sul territorio del Mali”. Il ministro, che secondo Sahara Media avrebbe chiesto l’anonimato, ha dichiarato, “non è consentito effettuare tali atti nella nostra zona e abbiamo allertato le autorità competenti della nostra decisione per evitare che queste cose si ripetono.”Le dichiarazioni sarebbero state rilasciate dopo che il Fronte aveva annunciato l’arresto di 11 uomini legati alla banda che avrebbe sequestrato Rossella Urru, così dichiara il ministro anonimo: ”la giustificazione per l’azione (portata avanti dal Fronte, ndr), non è plausibile soprattutto perché i militari hanno  ucciso un uomo e coloro che sono stati arrestati non hanno alcun legame con i rapitori di occidentali a Tindouf”.

Il Polisario aveva accusato AQIM del rapimento dei 3 cooperanti internazionali, azione rivendicata poi da altra organizzazione estremista. 

 


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