Magazine Cucina

Rossese di Dolceacqua 2009, Maccario Dringenberg

Da Vini&terroir


Giovanna Maccario e Goetz Dringenberg sono uniti da una eccezzionale passione per il vino e la loro terra. Giovanna è architetto e Goetz durante una vacanza ad Imperia l’ha conosciuta ed ha abbandonato Monaco di Baviera per trasferirsi nel Ponente Ligure. Insieme a Giovanna hanno ripreso i circa 2’5 ettari dall’azienda famigliare ed hanno subito iniziato a produrre vino, con una fatica immensa perchè la proprietà è divisa in diversi lotti ed in alcuni di questi non si può arrivare con la macchina e tutto si trasporta a spalle ( come una volta). La parabola ascendente della giovane coppia ha infine premiato il loro duro lavoro assegnandoli i tre bicchieri del Gambero Rosso nel 2010 e nel 2011. Insomma Giovanna e Goetz sono stati tra i più frenetici promotori di questo vitigno magnifico che è il Rossese.

Rossese di Dolceacqua 2009, Maccario Dringenberg

giovanna e goetz

Io ho assaggiato un Rossese di Dolceacqua 2009 appunto della ditta Maccario-Dringenberg. Ieri avevo voglia di una bella bottiglia di Rossese e quasi in chiusura dell’enoteca sono riuscito ad avere la sospirata bottiglia.

Al colore ci appare subito un rosso rubino abbastanza trasparente, colore che ricorda un nebbiolo oppure un pinot noir della Borgogna. Al primo naso è molto fine, elegante, il frutto è maturo. Il secondo naso si apre con aromi molto fini di spezie come la noce moscata; è caldo al naso e si apre su frutti come la mora , la marasca ed i mirtilli avvolti da questo onnipresente sentore caldo. In finale troviamo un leggero humus e petali di rosa appassita. Gli aromi sono molto fini e nel complesso ben equilibrati ed eleganti.

In bocca l’attacco ci offre una sensazione quasi dolciastra subito mitigata dalla freschezza. Il tenore alcolico è abbastanza alto ma il tutto si integra benne nella struttura del vino. La presenza tannica è molto fine e lieve. In bocca ritornano i profumi di marasca con un finale leggermente amarognolo ed una buona persistenza finale.

E’ un vino che nonostante un’annata “calda” è ottimo nel suo equilibrio, da bere subito e non aspettare. E’ un vino che ho trovato molto fine con i suoi aromi eleganti e mai indiscreti. E’ un vino versatile che può abbracciare molti tipi di cucina anche se bevendo questo vino mi ritornano in mente i ravioli della nonna fatti con un ripieno leggero di verdure oppure di erbette aromatiche, conditi poi con un pò di parmigiano ed un filo d’olio locale. Il Rossese di Dolceacqua di Maccario Dringenberg è un vino che non copre i sapori della cucina , anzi li accompagna e li esalta.

17,2/20


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :